
Una firma che vale carità speranza e accoglienza
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«Leini non è Reggio Calabria», l'autogol del parroco piemontese. La gaffe è di don Pierantonio Garbiglia. Tutto nasce dai 50 kg di riso lanciato agli sposi che ha sporcato il sagrato facendo infuriare il sacerdote. Ma il paragone a trazione "nordista" siamo sicuri che sia proprio evangelico?
«A volte mi chiedo se Leini sia vicino a Reggio Calabria o vicino a Courmayeur. No. Leini è a Leini», scrive il parroco su Facebook. Un paragone che, però, non riusciamo a comprendere fino in fondo.
Che senso ha proporre discriminazioni territoriali, ancorate al vecchio cliché nord-progresso e sud-folclore, per difendere il sacrosanto diritto alla sobrietà durante la celebrazione di un sacramento cristiano?
Fare cittadini di serie A e cittadini di serie B non è forse ancor più antievangelico dello spreco del riso lanciato agli sposi sul sagrato della chiesa di Leini?
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Peccato, perché la riflessione di don Garbiglia poteva essere - in linea di principio - condivisibile. La "spettacolarizzazione" dei matrimoni è sotto gli occhi di tutti.
Però ci sono modi e modi per invitare i futuri sposi (e le loro famiglie d'origine) a riflettere sul significato autentico del sacramento nunziale.
PER APPROFONDIRE: Matrimonio, riscoprire il significato autentico del sacramento
«È inutile nasconderci dietro a un dito o all'essere ipocriti. Ma i matrimoni in chiesa ormai di cristiano hanno ben poco. A cominciare dalle feste di addio al celibato e nubilato, con tanto di spogliarellista, sia per lei che per lui, sia chiaro, per par condicio, al lasciare la piazza della chiesa, dopo i festeggiamenti, in uno stato pietoso».
Lo sfogo di don Garbiglia affidato a Facebook è stato ripreso da diversi siti online facendo montare la polemica. Effetto dei social.
Ma non basta "demonizzare" gli strumenti. Occorre educarsi al loro utilizzo proponendo argomentazioni di senso. E non paragoni effimeri. Perché è vero che Leini non è Reggio Calabria, poiché ciascuna città (e di conseguenza ciascun cittadino) è preziosa agli occhi di Dio.
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