Avvenire di Calabria

Volontari nell'emergenza/1. L'attività promossa dalla Caritas di Reggio Calabria - Bova continua a sostenere chi non riesce a fare la spesa

L’Emporio solidale diocesano, riparo dalla fame (e dalla crisi)

Redazione Web

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di Angela Branca - Il contrasto alla povertà è da sempre uno dei problemi più difficili da affrontare e da risolvere, e nonostante le varie misure adottate anche dal Governo Centrale, le povertà in Italia sono sempre in aumento; il periodo di emergenza che stiamo vivendo ha accentuato ancora di più le situazioni di disagio, di fragilità, di numerose famiglie, che si trovano a dover affrontare problemi, sino a ieri sconosciuti. Le numerose difficoltà di tante famiglie reggine, all’Emporio diocesano “Genezareth un Riparo per la crisi,” si condividono da sette anni, da quando, grazie ad un progetto della Caritas Diocesana e con la collaborazione di Associazioni e parrocchie della diocesi.

L’Emporio è situato appunto a Riparo, piccola frazione del Comune di Reggio Calabria, nei locali parrocchiali della chiesa di Santa Maria della Neve. Dispone di un’area e di una sala accoglienza, di magazzini per lo stoccaggio della merce e dell’area dedicata alla distribuzione. Diretto dal parroco, don Nino Russo, si avvale della collaborazione di numerosi volontari, provenienti dal centro cittadino e di due ragazze del servizio civile della Caritas diocesana. Il servizio di distribuzione è informatizzato e consente di avere una tracciatura completa e puntuale sia dei prodotti sia delle persone accreditate. Le derrate alimentari sono frutto di donazioni di semplici cittadini, di imprese, di associazioni, di parrocchie, di scuole, di acquisti, mentre per quanto riguarda i prodotti forniti dall’Agea, l’emporio ha stipulato da qualche anno una convenzione con il Banco delle Opere di Carità. Eccedenze e frutta vengono fornite, a seguito della stipula di un protocollo, dal Banco Alimentare, dai fornitori e da altre realtà caritative.

L’emporio, è noto a tutti, funziona come un piccolo supermercato nel quale è possibile prelevare gratuitamente generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e la cura della casa, materiale scolastico e prodotti per l’infanzia, attraverso il rilascio di una card a punti personale, ricaricabile mensilmente per un periodo di tempo limitato. Tra le iniziative per contrastare la povertà l’emporio sta realizzando un progetto per poter usufruire di un terreno, confiscato alla mafia, da destinare ad alcune delle famiglie accreditate, che potranno coltivare ortaggi e verdure per il consumo familiare, per la vendita diretta «a km zero» ed il surplus di produzione destinarlo alla stessa struttura solidale. Quest’idea progettuale consentirebbe di ridare dignità attraverso il lavoro e contrastare un’altra forma di povertà, quella immateriale fatta di sfiducia, scoraggiamento, e paura dell’oggi e del domani. All’Emporio, si cerca di ridare fiducia e coraggio, anche con attività trasversali, si valorizzano le relazioni, il rapporto umano, si sostituisce l’atteggiamento passivo e talvolta assistenziale, con un impegno concreto, con il servizio di prossimità da parte delle famiglie che hanno usufruito degli aiuti e che oggi sono divenuti i volontari più assidui. Un Riparo dunque non solo per superare la crisi, ma un luogo dove ognuno si sente accolto ed amato.

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