Avvenire di Calabria

Il giovane sacerdote reggino sostiene i passi di una comunità matura; ora con i laici è impegnato in una fase missionaria

Don Francesco Siclari: «Proviamo a stare accanto ai “ritmi” delle famiglie di Catona»

Il cuore delle attività si svolge nel tardo pomeriggio per consentire alle tante famiglie di poter vivere al meglio la loro comunità

di Federico Minniti

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Don Francesco Siclari: «Proviamo a stare accanto ai "ritmi" delle famiglie di Catona». Il giovane sacerdote reggino sostiene i passi di una comunità matura; ora con i laici è impegnato in una fase missionaria.

L'esperienza di don Francesco Siclari a Catona

Da due anni la missione sacerdotale di don Francesco Siclari ha fatto capolino all’estrema periferia nord di Reggio Calabria. Stiamo parlando della parrocchia di San Dionigi a Catona: una chiesa a un tiro di schioppo dal mare che fa dell’accoglienza il proprio marchio di fabbrica. L’esperienza da parroco è positiva: «È una bellissima comunità preparata e pronta alle nuove sfide».


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Don Siclari spiega come Catona presenti una peculiarità di quartiere residenziale, con tante nuove famiglie tra i residenti: «Tanti giovani scelgono di venire a stare qui. Così ogni domenica vediamo gente nuova affacciarsi all’uscio della nostra chiesa».

A dare continuità all’azione pastorale ci pensano tanti laici, il cui impegno non è mai venuto meno: «Adesso sottolinea don Siclari con il Consiglio pastorale stiamo lavorando a nuove forme di partecipazione (di cui parliamo in un altro articolo di questa pagina del giornale)». Inoltre, la parrocchia si è adeguata da subito al “cambio di passo” tecnologico che l’emergenza Covid ha imposto: «Le celebrazioni sono trasmesse in streaming grazie a una regia montata in sacrestia», ci dice il parroco.


PER APPROFONDIRE: “Rivedere” i consigli pastorali parrocchiali alla luce del Sinodo


Nonostante la pandemia, molti gruppi parrocchiali stanno mantenendo un’adesione massiccia: «Per i bambini della fascia di età delle scuole elementari costituiamo due gruppi per classe, purtroppo c’è un calo vistoso nei gruppi degli adolescenti».

Rispetto alle associazioni presenti in parrocchia, ad operare c’è l’Agesci con una bella tradizione. L’obiettivo in linea con lo stile sinodale che caratterizzerà il prossimo decennio della Chiesa - è aprirsi alla missionarietà sul territorio. Una parrocchia in uscita nel solco dell’indirizzo impresso da papa Francesco. Per farlo, spiega don Siclari è necessario «porsi accanto ai ritmi delle famiglie».

Così il cuore delle attività parrocchiali si svolge nella fascia del tardo pomeriggio proprio per consentire alle tante famiglie residenti di poter vivere al meglio la loro comunità. Un bel segnale di attenzione.

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