Avvenire di Calabria

Il presidente emerito della Corte Costituzionale, è intervenuto nel merito dei lavori dell'apertura dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano calabro

L’invito di Mirabelli: «Aumentare la consapevolezza sociale»

Redazione Web

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Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, è intervenuto nel merito dei lavori dell'apertura dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano calabro (Leggi quì la cronaca). Il suo intervento, fortemente apprezzato dal qualificato uditorio, si è sviluppando partendo dal titolo scelto dall'insigne giurista: «La tutela dei diritti umani al servizio dello sviluppo integrale della persona».

«La loro importanza, la loro inviolabilità, - ha detto Mirabelli rivolgendosi ai diritti - è l'espressione della dignità dell'uomo, fondamento dei diversi ordinamenti che operano per la loro protezione». Il presidente emerito della Consulta ha proseguito: «La dignità di tutte le persone, di tutti gli appartenenti alla "famiglia umana", come riferiscono le Dichiarazioni internazionali a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, è il presupposto necessario per la pace e la giustizia tra le nazioni».
 
«Molti aspetti della cronaca potrebbero indurre a un atteggiamento di delusione, ma la speranza c'è così come l'impegno, non solo delle Istituzioni e di chi in esse ha delle responsabilità, ma - suggerisce Mirabelli - direi di tutti. L'opinione pubblica crea la consapevolezza sociale e stimola l'atteggiamento di fratellanza: solo così si potrà determinare un mutamento di scena anche in ambito internazionale. Ciascuno nel suo raggio d'azione deve ispirarsi a questi principi».

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