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L'udienza. Papa Francesco continua a riflettere sulla figura di san Francesco. All'udienza generale, Francesco prosegue la sua riflessione sulla figura dello Sposo di Maria e gli dedica una preghiera: è lui che continua a proteggere la Chiesa, modello di chi sa prendersi cura degli altri.
Nei Vangeli, afferma il Papa, Gesù è indicato come "figlio di Giuseppe" e "figlio del carpentiere" . Entrambi gli evangelisti Matteo e Luca, narrando l’infanzia di Gesù e tracciando la sua genealogia, parlano di Giuseppe presentandolo «non come padre biologico, ma comunque come padre di Gesù a pieno titolo».
Matteo, sottolinea Francesco, fa capire «che la figura di Giuseppe, seppur apparentemente marginale, discreta, in seconda linea, rappresenta invece un tassello centrale nella storia della salvezza». Il Papa osserva che lo Sposo di Maria vive il suo ruolo «senza mai volersi impadronire della scena».
E prosegue commentando: «Se ci pensiamo, "le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e con gesti quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti».
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Giuseppe, indica Francesco, diventa così un modello in cui tutti possono trovare «l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, della presenza discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. Egli ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in 'seconda linea' hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza. Il mondo ha bisogno di questi uomini e di queste donne: uomini e donne in seconda linea, ma che sostengono lo sviluppo della nostra vita, di ognuno di noi, e che con la preghiera, con l’esempio, con l’insegnamento ci sostengono sulla strada della vita».
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Papa Francesco presenta poi un altro aspetto fondamentale della vita di San Giuseppe, di cui parla il Vangelo di Luca: Giuseppe è il custode di Gesù e di Maria e per questo è anche il custode della Chiesa che prolunga il corpo di Cristo nella storia: «Questo aspetto della custodia di Giuseppe è la grande risposta al racconto della Genesi. Quando Dio chiede conto a Caino della vita di Abele, egli risponde: "Sono forse io il custode di mio fratello?". Giuseppe, con la sua vita, sembra volerci dire che siamo chiamati sempre a sentirci custodi dei nostri fratelli, custodi di chi ci è messo accanto, di chi il Signore ci affida attraverso le circostanze della vita».
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