Avvenire di Calabria

La salma del prete missionario che ha perso la vita a New York a causa del coronavirus sarà trasportata finalmente in Calabria

L’ultimo saluto a padre Gioacchino Basile nella sua terra

Redazione Web

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Dopo ben cinque mesi, la salma di don Gioacchino Basile sarà trasportata nella sua terra. Il prete che ha dedicato la vita alla missione nei Paesi e nelle zone più emarginate del mondo, si era spento ad aprile al Winthrop University Hospital di New York dopo essere risultato positivo al Covid-19. Padre Gioacchino Basile aveva 60 anni ed era originario di Reggio Calabria, esattamente del rione Condera, cresciuto nel quartiere di Archi anche insieme a don Bruno Cipro, il quale ci aveva lasciato un ricordo commosso dell’amico di infanzia. La sua forte vocazione lo aveva spinto in giro per il mondo, dopo un cammino spirituale intenso. Voleva ritornare a Reggio quest’anno, padre Basile, ma un virus finora sconosciuto glielo ha impedito, ci aveva detto don Bruno Cipro. Durante i giorni in cui era giunta la notizia del suo ricovero in terapia intensiva, anche l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, aveva chiesto ai fedeli di pregare per il sacerdote.
L’arrivo della salma è previsto per giovedì 10 settembre all’aeroporto dello Stretto Tito Minniti; verrà poi trasferita nella chiesa a San Luca, dove venerdì 11 sarà celebrato il funerale.

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