
Oggi è il Lunedì dell’Angelo: ecco cosa si celebra
Oggi si festeggia la cosiddetta “Pasquetta”, il giorno successivo alla Pasqua chiamato anche lunedì dell’Angelo e nel calendario liturgico cattolico, lunedì dell’Ottava di Pasqua.
Il giorno dopo Pasqua ha un nome che parla di Vangelo e annuncio, anche se la liturgia lo definisce solo come “Lunedì nell’Ottava di Pasqua”. È il Lunedì dell’Angelo, una giornata in cui la fede del popolo cristiano ha scelto di sostare ancora accanto alla tomba vuota e di ascoltare la voce dell’angelo che annuncia la Risurrezione.
Perché il giorno dopo la Pasqua si chiama Lunedì dell’Angelo? E perché non è festa di precetto? La tradizione nella Chiesa è fonte certa per la fede del popolo di Dio, e va colto il significato profondo che essa ha attribuito nei secoli a giorni e gesti che hanno un valore determinante per il senso cristiano della storia.
Il Lunedì dell’Angelo è un prolungamento della Pasqua, come rispondendo alla necessità di gustare e contemplare una scena che ha cambiato la storia del mondo, e la nostra personale. Siamo di fronte al punto di svolta per il Creato e l’umanità: e dopo il giorno di festa grande nel quale si è come sopraffatti dalla grandezza della notizia del sepolcro vuoto e del Figlio di Dio risorto e vivo, la fede della gente ha sancito la necessità di soffermarsi sul messaggio dell’annuncio di Pasqua. Recato da un angelo.
Quella alla quale la Chiesa dedica la giornata che segue l’evento della Risurrezione è infatti la risposta dell’uomo alla sorpresa di Dio, alla sua promessa di una compagnia che non verrà mai più meno. La risposta, per la verità, è della donna: perché l’Angelo al quale la Chiesa ci invita a guardare in questa giornata appare alle donne che si erano recate al sepolcro “portando con sé gli aromi che avevano preparato” per il corpo di Gesù calato dalla croce il venerdì e dopo la sosta del sabato ebraico. Le parole dell’Angelo suonano sbalorditive, inaudite: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”.
PER APPROFONDIRE: Caritas, tutte le mense attive a Reggio Calabria nel periodo compreso tra Pasqua e il 2 Giugno
L’annuncio centrale della fede si realizza in un incontro, suscita stupore, e muove a comunicare subito ciò che si è scoperto. “Tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo”. Ancora pieni di gioia per la Pasqua, siamo incoraggiati a tornare al cuore della scena, come se un giorno solo non bastasse.
In questo lunedì protagonista è tutto il movimento generato dal dialogo tra Dio e l’essere umano che è dentro il messaggio di Pasqua ma che ha bisogno di un suo spazio, sebbene la definizione liturgica di questa giornata sia “Lunedì nell’Ottava di Pasqua” e l’Angelo sia piuttosto il nome popolare che la tradizione gli ha conferito, a sottolinearne il messaggio proprio. Devozione, dunque, più che mistero di fede: un’estensione della Pasqua che non a caso popolarmente ha fatto di questo giorno la “Pasquetta”, una piccola Pasqua tutta per festeggiare uscendo dal sepolcro di ciascuno e mettendosi in movimento.
Oggi si festeggia la cosiddetta “Pasquetta”, il giorno successivo alla Pasqua chiamato anche lunedì dell’Angelo e nel calendario liturgico cattolico, lunedì dell’Ottava di Pasqua.
Nel Vangelo si narra l’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro di Gesù con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato.