
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
«Sono veramente contento di vivere con voi, per la prima volta questa festa dedicata alla Madonna della Consolazione. Sento nell’anima grande emozione e questo fa parte del nostro cammino, della nostra fede, dei nostri sentimenti. Ringrazio il Signore per avermi dato la possibilità di condividere insieme a voi l’inizio di questa grande festa che certamente il Covid non ci ha permesso di vivere come da tradizione. Ma al di là della forma, ciò che a noi interessa è il rapporto con Maria». Lo ha detto l’arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone, nella sua omelia durante la veglia di preghiera del venerdì, presieduta in una Basilica dell’Eremo dalle presenze contingentate per via dell’emergenza sanitaria ancora in atto. Proprio ai fedeli, si è rivolto, esordendo, il presule. «Volete bene a Maria?», ha chiesto, spiegando il perché della sua «domanda retorica». Richiesta, che «ci aiuta a ricollocare il nostro cuore davanti a Maria, ma anche a Gesù che nella tradizione viene sempre raffigurato davanti alla Madre. Ecco – le parole di Morrone – noi siamo qui per Gesù, nato da Maria».
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
Morrone ha poi aggiunto: «Qualcuno mi ha detto: “eccellenza non si spaventi se prima di uscire sentirà gridare Viva Maria”. Ho risposto che non mi spavento, perché fa parte della tradizione cattolica. Maria vive il suo popolo, cammina con noi. E quindi “Viva Maria”. E bisogna gridarlo, appunto, perché è un grido che arriva dal cuore e, allora, va bene così». A seguire in diretta via streaming, sul proprio smartphone, la veglia di preghiera, anche monsignor Salvatore Nunnari. A lui, si è rivolto Morrone, ricordando la preghiera fatta assieme al mattino e il momento di condivisione, nel segno della gioia, nel parlare della festa. «Era emozionato» ha raccontato l’arcivescovo. «Abbiamo iniziato a pregare perché questa sia la festa in cui noi celebriamo il nostro essere non “festaioli”, ma “festivi”. Frase che io prendo in prestito da un vescovo di questa terra, monsignor Giuseppe Agostino», proprio a sottolineare il valore della festa che non può essere fine a se stessa. «Il pensiero che ci porta a Maria, al contrario, deve essere una festa continua. Perché in realtà la nostra festa è Gesù. È lui – ha proseguito il vescovo – che ci dà la gioia di vivere la nostra esistenza, nonostante le tante fatiche e difficoltà, i sacrifici, le malattie e le sofferenze, ma anche la possibilità di poter godere di questi momenti in cui la nostra vita riparte con slancio».
«Camminare con Maria, con spirito sinodale, insieme dietro a Gesù» e «a lei ubbidire, in quanto la sua richiesta è quella del Figlio», sono i due pensieri che Morrone ha voluto consegnare ai fedeli, a conclusione di questo primo momento di preghiera sotto il quadro della Patrona. «Questa sera – ha detto – Maria ci dice proprio questo: «fai per me, proprio ciò che Gesù vuole da te». Questa è la festa, anche se – come alle nozze di Cana - «manca il vino».
PER APPROFONDIRE: Madonna della Consolazione, ecco i dettagli del programma della festa
«Essere devoti alla Madonna della Consolazione – ha concluso l’arcivescovo Morrone – significa vivere come Maria che ci chiede di fidarci di suo figlio Gesù, l’unico in grado di illuminare la nostra esistenza. Ecco Maria madre nostra aiutaci, perché come tu hai vissuto la tua esistenza, non soltanto ascoltando, ma facendo tua la parola del Signore, vogliamo anche noi fare come te: essere attenti discepoli di Gesù, perché il Dio della gioia, della fraternità, della condivisione, dell’amicizia non manchi mai sulla tavola della nostra vita».
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Ecco la puntata di oggi del percorso Podcast intrapreso dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone.
Da questa pagina è possibile ascoltare il Podcast senza installare alcuna App sul proprio smartphone.
È partita la nuova campagna dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che racconta una Chiesa sempre più