
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
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“Per noi è importante ricordare i veri eroi del nostro tempo. Martiri che hanno combattuto per la libertà di tutto il territorio e per la libertà del lavoro e dell’impresa in questa zona, è fondamentale. La mafia è un mostro che non porta ricchezza, ma povertà, disperazione, lacrime. Porta con sé il carcere e la divisione delle famiglie intrappolate in questa morsa. Renato Caponnetto e la sua famiglia hanno dimostrato una grande dignità. È la dignità di continuare sulla scia di chi non ha avuto paura ad opporsi al racket”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, a Belpasso in occasione della cerimonia commemorativa dedicata a Renato Caponnetto, l’imprenditore agricolo vittima della mafia l’8 aprile del 2015. Una stele, posta in via Palmintelli, rende omaggio ad un uomo che si è opposto alla prevaricazione mafiosa. A fianco alla sorella Maddalena, socia dell’associazione antiracket Libera Impresa, e alle istituzioni locali, non è mancata la presenza dell’arcivescovo.
“Oggi sappiamo che quest’uomo non è più solo – ha sottolineato mons. Renna – e che c’è lo Stato, così come la Chiesa e le forze della magistratura sono al suo fianco. La morte di Renato Caponnetto sia un monito per tutti coloro che continuano ad essere al soldo della mafia e hanno perso la loro dignità. Renato Caponnetto questa dignità non l’ha barattata con nulla: un vero padre, un vero marito, un vero cittadino”.
Fonte: Agensir
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