Avvenire di Calabria

La nota del Comune ufficializza lo stato di allerta di medio livello per tutta la giornata di domani 12 novembre

Maltempo, torna l’allerta arancione a Reggio Calabria

Al solito è richiesta la massima prudenza negli spostamenti, evitando sottopassi e attraversamenti dei torrenti

di Redazione Web

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Maltempo, torna l'allerta arancione a Reggio Calabria. La nota del Comune ufficializza lo stato di allerta di medio livello per tutta la giornata di domani 12 novembre. Al solito è richiesta la massima prudenza negli spostamenti, evitando sottopassi e attraversamenti dei torrenti.

Allerta arancione a Reggio Calabria

Torna ad alzarsi il livello di allerta sul territorio comunale di Reggio Calabria. L'Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha diramato una nota per ufficializzare il livello arancione che indica il necessario aumento di precauzioni da parte della cittadinanza e l'attivazione del centro rischi in seno all'ente di Palazzo San Giorgio.


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Nel dettaglio, il Centro operativo comunale consiglia ai cittadini di non mettersi in viaggio se non strettamente necessario ed evitare i sottopassi. Inoltre, il Comune auspica, laddove è possibile, di  abbandonare i piani seminterrati o interrati se ubicati in zone depresse o a ridosso di fiumi, torrenti tombati o con sezioni d'alveo ristrette per cause antropiche; nelle aree indicate nel punto precedente raggiungere i piani superiori. Infine, Palazzo San Giorgio chiede ai cittadini di non sostare in prossimità di aree con versanti acclivi che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di blocchi rocciosi. La situazione sarà monitorata, costantemente, dal servizio di Protezione civile comunale e dalla Polizia locale.


PER APPROFONDIRE: Dagli incendi estivi al ciclone mediterraneo, ecco cosa rischia la Calabria


L'opinione di Bombino (Unirc)

Oltre agli effetti del surriscaldamento globale, il territorio calabrese (e reggino in particolare) potrebbe pagare lo scotto di un’altra devastazione naturale, ancora una volta per colpa della mano dell’uomo.

Parliamo degli incendi estivi che hanno raso al suolo ettari di bosco. Il campanello d’allarme, legato all’attuale periodo delle piogge, è molto più di una preoccupazione per Giuseppe Bombino, ricercatore e docente del settore “Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali” presso l’Università Mediterranea.

Uno che il territorio lo conosce bene in virtù della sua (eccellente) azione da presidente dell’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte. Bombino non ha dubbi: «Gli effetti del dissesto idrogeologico provocato dagli incendi che hanno denudato e danneggiato la montagna si trasferiranno inevitabilmente a valle. Bisogna intervenire il prima possibile».

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