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Droga, salvarsi è possibile: «Così abbiamo detto no alla dipendenza»
Una giovane ex tossicodipendente e la madre di un ragazzo spiegano come si può uscire dal drammatico tunnel delle dipendenze. Il pm Musolino parla di «droghe come fregatura».
Il 6 maggio a Limbadi si rinnoverà un sit-in in memoria dell'imprenditrice reggina sparita, Maria Chindami, su cui aleggia la mano violenta della 'ndrangheta. Si tratta di un momento che coinvolgerà scuole, associazioni e territorio: l'obiettivo è sensibilizzare e chiedere a gran voce giustizia.
Il prossimo 6 maggio, alle ore 10.30, avrà luogo il tradizionale sit-in in memoria di Maria Chindamo. L’iniziativa è promossa da: Agape, Comitato “Controlliamo Noi Le Terre Di Maria”, Libera, Penelope Italia Odv, GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud promotori, insieme, di GOEL Bio.
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L’intero territorio calabrese e nazionale è vicino alla storia di Maria Chindamo e si è stretto intorno alla famiglia per condividere il dolore della tragica scomparsa e per chiedere, a gran voce, che sia fatta luce su quanto accaduto.
Come ogni anno, proprio lo stesso giorno della scomparsa, si rinnova un impegno ed un appuntamento, davanti all’azienda dove Maria è scomparsa, in contrada Montalto, a Limbadi.
Anche quest’anno il sit-in vedrà la partecipazione di scuole, di associazioni, di istituzioni e di singole cittadine e cittadini che hanno scelto di condividere la richiesta di verità e di giustizia della famiglia.
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Quest’anno il tema del sit-in è “donne e lavoro: un binomio per la liberazione delle terre di Calabria”. Maria era un’imprenditrice che ha offerto una testimonianza di coraggio e di libertà che non ha piegato la testa nemmeno di fronte alla ‘ndrangheta. L’emancipazione femminile, il lavoro, l’imprenditoria sana e libera, rappresentano vie di futuro da cui la Calabria non può prescindere. Presto verranno resi noti i dettagli organizzativi della giornata.
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Il Pontefice pronunciò parole forti contro i mafiosi e di speranza per i giovani. Frasi ancora attuali che rappresentano un invito a un rinnovato impegno per il bene comune.
Secondo la Direzione Investigativa Antimafia, i clan calabresi continuano a detenere il primato rispetto alle altre mafie operative in Italia.
Tags: Maria ChindamoNdrangheta