Avvenire di Calabria

L'assessore comunale analizza quanto detto dal pastore della Chiesa reggina-bovese alla luce del proprio impegno politico in Città

Marino: «Parole di Morosini? Spunti per migliorare la comunità»

Giuseppe Marino *

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Il mese di settembre per la diocesi di Reggio Calabria è, da sempre, un tempo di preghiera, di riflessione e di proposta: il convegno pastorale diocesano, le festività mariane, l’avvio delle attività pastorali delle aggregazioni laicali, rappresentano momenti importanti nei quali la nostra comunità diocesana si ritrova per individuare percorsi di crescita spirituale e di impegno civile. Quest’anno l’intera comunità diocesana ha avuto l’opportunità di approfondire tematiche nevralgiche rispetto alla promozione della persona umana, alla costruzione di una comunità matura e responsabile, alla tutela della vita.
I messaggi, le esortazioni, gli spunti spirituali dettati dalla Chiesa reggina vanno letti, pertanto, con atteggiamento filiale e con l’attenzione e la sensibilità di chi mette da parte il proprio “io”, per ragionare nella dimensione del “noi”, cioè dell’essere comunità. Ritengo che le riflessioni e gli spunti offerti quest’anno debbano aiutarci a cambiare, in primis, noi stessi, per divenire capaci di cambiare positivamente la nostra comunità.
La splendida relazione del professore Luigi Alici durante il primo giorno del convegno pastorale ci ha allertato sugli effetti dell’individualismo, sul fatto che “non riusciamo più a stare insieme” (nelle famiglie, nelle istituzioni, nella società, nella chiesa) e sui percorsi da intraprendere per vivere relazioni autentiche e costruire una comunità di persone, inclusiva e solidale. Le risultanze del convegno pastorale sono state sapientemente raccolte, elaborate e proposte alla comunità dei fedeli da padre Giuseppe Fiorini Morosini, il quale, durante le celebrazioni mariane, ha invitato la comunità dei fedeli alla coerenza tra fede professata (patronati) e scelte di vita, incoraggiandoci alla difesa dei valori e dei principi evangelici, anche attraverso scelte politiche coraggiose e controcorrente.
Il Vescovo ha, altresì, sollecitato tutta la comunità dei fedeli cristiani ad una presa di coscienza collettiva in favore del bene comune e della partecipazione libera ed autentica alla vita sociale e politica della città. Al di là delle becere strumentalizzazioni, espressione di un inaccettabile pressapochismo, i rappresentanti istituzionali della città, le agenzie educative, l’associazionismo, tutti quanti dovremmo far tesoro dei preziosi spunti venuti fuori da questo mese di set tembre, sotto la benedizione materna di Maria Madre della Consolazione, affinché si inizi a lavorare tutti nella direzione del bene comune, mettendo da parte lotte intestine, egoismi, invidie, egocentrismi vari. Voltandomi indietro per un attimo, da questi anni di impegno assessorile, riaffiorano 3 immagini: la riapertura degli asili nido (ben 3 per 125 famiglie), il sistema di micro accoglienza diffusa per i minori stranieri non accompagnati, l’acquisto degli scuolabus (ben 10 per accompagnare oltre 400 bambini), tutte azioni di comunità, dove grazie alla sinergia tra enti, volontari, associazioni, siamo riusciti a lasciare un segno positivo nella vita delle persone.
Penso che questa sia la strada: difendere la vita quale valore indisponibile; promuovere la persona umana mettendo, innanzitutto, al centro di azioni concrete di sostegno la famiglia quale nucleo irrinunciabile di formazione e cura; costruire la comunità attraverso la cura di relazioni solidaristiche.

* Assessore Politiche Comunitarie, Trasporti, Smart City ed Energia del Comune di Reggio Calabria

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