Avvenire di Calabria

In Libia ha visto morire i genitori. Ramonda (Apg23): «I migranti in mare vanno soccorsi ed accolti»

Migranti, bimbo di 11 anni salvato a Reggio Calabria

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

C’è anche Ola (nome di fantasia), 11 anni , fra i 28 minori stranieri non accompagnati che sono sbarcati sabato mattina a Reggio Calabria. È arrivato solo: mamma è papà sono stati uccisi in Libia, durante il suo disperato viaggio della speranza. Sulla nave anche altri adulti vittime di tortura, ora ricoverato per accertamenti.

«Ola è in stato confusionale, è emotivamente molto provato. Dimostra di essere più piccolo di quanto ha dichiarato. Molti minori durante gli sbarchi mostrano i segni delle sofferenze e delle torture subite durante il viaggio attraverso il deserto e la permanenza in Libia», riferisce Giovanni Fortugno, referente ambto immigrazione della Comunità Papa Giovanni XXIII. Adesso Ola è ospitato come in famiglia, in una casa per l’accoglienza dei minori della Comunità.

Lo sbarco di sabato è stato definito “Il Primo Sbarco dell’era Salvini”, ma l’Associazione di Don Benzi mette in guardia.

«Sabato si è assistito ad una mercificazione delle persone, non solo da parte dei trafficanti, ma anche della politica. Il Governo sa che i flussi migratori non si possono fermare, ma vanno governati», commenta Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, che aggiunge:

«A Reggio Calabria abbiamo assistito ad una risposta umana, di Chiesa, all’emergenza, che vuole essere un sollecito alla società civile e al terzo settore. Chiediamo al Presidente del Consiglio Conte un tavolo tecnico dove si possa riflettere insieme. I migranti in mare vanno soccorsi ed accolti, il nuovo Ministro dell'Interno ritorni ad un'azione politica congiunta con le altre potenze europee e cerchi il dialogo con la Libia».

La Comunità Papa Giovanni XXIII partecipa a Reggio Calabria al Coordinamento Ecclesiale “Emergenza sbarchi” che garantisce il sostegno alla persona nei momenti dello sbarco e nelle strutture di primo soccorso.

Articoli Correlati