Avvenire di Calabria

Il nome del fondatore di Avvenire di Calabria è legato alla "famosa" Lettera collettiva dell'episcopato dell'Italia Meridionale pubblicata all'inizio del 1948

Monsignor Lanza, la “sua” lettera pastorale documento ancora fondamentale per il Mezzogiorno

Sulla storia e l'attualità di quel documento ancora attuale, l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova e l'associazione Nuovo Umanesimo discuteranno martedì 11 in un convegno

di Redazione Web

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Nella giornata di martedì 11 giugno 2024, si terrà presso la Sala “Arcivescovo Giovanni Ferro” dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria, il convegno dal titolo “Un Documento Fondamentale per il Mezzogiorno: Lettera Pastorale dell’Arcivescovo Antonio Lanza”.

L'attualità del contributo di Monsignor Lanza

L'evento, organizzato dall'Associazione "Nuovo Umanesimo" in collaborazione con l'Arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di Reggio Calabria (MEIC), la Biblioteca Arcivescovile “Don Domenico Farias” e l’Archivio storico diocesano di Reggio Calabria - Bova, sarà un'occasione per approfondire il significato e l'impatto della lettera pastorale redatta subito dopo il secondo conflitto mondiale, il 25 gennaio 1948, dall'arcivescovo Antonio Lanza, guida e pastore della Chiesa di fondazione paolina negli anni 1943-1950.


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Il convegno avrà inizio alle ore 17 con i saluti e l’accoglienza da parte di monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova. A introdurre i lavori sarà, invece, la Presidente dell’Associazione "Nuovo Umanesimo", Carmelina Sicari.

Tra i relatori, Antonio Morabito, già Alunno dell’Almo Collegio Capranica, e Antonino Piazza, rappresentante del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di Reggio Calabria (MEIC), offriranno approfondimenti e riflessioni sul documento pastorale.

Previsti interventi anche da parte del pubblico, le riflessioni conclusive saranno affidate a monsignor Pietro Sergi, Vicario Episcopale per la Cultura.


PER APPROFONDIRE: Dagli archivi di Avvenire di Calabria: «Il tentativo di "aggiogare" il Sud» (1947)


La lettera pastorale di cui l'arcivescovo Antonio Lanza è estensore, redatta nel periodo difficile e travagliato del dopoguerra, rappresenta ancora oggi una testimonianza di impegno e speranza per il riscatto del Mezzogiorno. Un argomento ancora attuale.

La "storia" della Lettera pastorale sul Mezzogiorno redatta dal vescovo Lanza

Il nome di monsignor Lanza oltre ad essere legato alla storia del nostro giornale "Avvenire di Calabria" da lui fondato, è anche legato alla Lettera collettiva dell'episcopato dell'Italia Meridionale sui problemi del Mezzogiorno, pubblicata il 25 gennaio 1948 e della quale è estensore.

Sottoposta all'attenzione degli altri vescovi, viene fatta propria dall'intera Conferenza episcopale calabra e vede anche il sostegno del cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli. La lettera pastorale viene pubblicata in un periodo molto delicato per la vita politica e sociale italiana e prende in esame i principali problemi del Paese, analizzandoli alla luce della dottrina sociale della Chiesa.


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Il documento si sofferma in particolare sui problemi del Mezzogiorno e la sua situazione religiosa e sociale, con denunce anche forti delle distorsioni delle pratiche religiose, delle cattive condizioni dei lavoratori, della persistenza del latifondo.

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