Avvenire di Calabria

Un pezzo unico e pregiato dell'archeologia reggina sarà restaurato e fatto conoscere al pubblico del MArRC

Reggio Calabria, al Museo archeologico il restauro a vista del “pithos” di Polistena

In programma un calendario di visite guidate al cantiere dell'importanza manufatto dell'età del Bronzo scoperto nel 2019

di Redazione Web

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Il restauro e l'esposizione nelle sale del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria: il pithos di Polistena, ritrovato nel 2019 sarà presto esposto al pubblico. Un evento lo presenta.

Un nuovo capitolo della storia del territorio reggino

Il racconto della storia del territorio, ma anche dell'impegno del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria per la tutela e valorizzazione del territorio, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia. Un'altra tappa dell'evento "Agorà, l'archeologia di Reggio in piazza" diventa occasione per presentare al pubblico un altro "pezzo" pregiato dell'archeologia reggina.


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Dopo l’inaugurazione del 23 gennaio 2024 della mostra temporanea sulle terrecotte architettoniche provenienti dagli scavi urbani di Reggio Calabria con annesso il laboratorio didattico di rilievo 3D a cura della Scuola Superiore Meridionale di Napoli e l’inaugurazione della mostra “Intrecci. Trame preziose tra Reghion e Reggio” curata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, è l’ora di un altro appuntamento molto importante.

Il pithos di Polistena esposto al pubblico nel Museo archeologico di Reggio Calabria

Domani, martedì 5 marzo 2024 alle ore 10 presso la Sala Conferenze del MArRC si terrà la conferenza “Il pithos di Polistena: dalla scoperta alla musealizzazione”. Nell’ambito della proficua collaborazione tra il MArRC e la SABAP RC-VV, è nato il progetto di restauro di un pithos (vaso contenitore di grandi dimensioni), ritrovato fortuitamente presso il territorio di Polistena nel 2019, che si concluderà con l’esposizione dello stesso presso le sale museali del Museo.

Un unicum archeologico, ecco cos'è il pithos

Si tratta di un pithos di tipo reticolato che, per genere e forma, risale alla media età del Bronzo. Esso rappresenta un unicum archeologico in quanto è il ritrovamento della facies Thapsos/Milazzese più settentrionale che attualmente si conosce.

Alla conferenza interverranno Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Filippo Demma, direttore ad interim della Direzione Regionale Musei Calabria, seguiti da Salvatore Fida, presidente del gruppo archeologico Altano di Polistena che ha collaborato con la SABAP RC-VV agli scavi, e Aldo Nasso, scopritore del pithos stesso.


PER APPROFONDIRE: MArRC, parla il neo direttore Sudano: «Sarà un museo ancora più accogliente»


Il funzionario archeologo Daniela Costanzo, responsabile dell’Ufficio Collezioni del MArRC e il funzionario restauratore Barbara Fazzari, responsabile del Laboratorio di Restauro del Museo, illustreranno il progetto di restauro e gli approfondimenti scientifici di settore.

Le ricerche condotte

In particolare, è in corso uno studio grafico ricostruttivo del pithos con osservazioni sulla tecnologia di fabbricazione a cura dell’archeologo esperto dell'età del Bronzo Carlo Veca, ed un approfondimento diagnostico sui resti organici per la classificazione funzionale del manufatto da parte di Enrico Greco, ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Trieste.


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È prevista anche la caratterizzazione minero-petrografica dell’impasto per lo studio di provenienza curata da Mauro La Russa, professore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. Seguirà l’intervento del funzionario archeologo della SABAP RC-VV Andrea Maria Gennaro che affronterà i temi del recupero del manufatto e della sua contestualizzazione archeologica. Infine Giuseppe Mantella, restauratore responsabile della ditta esecutrice dei lavori, parlerà degli interventi conservativi ad oggi realizzati, preliminari alle operazioni di ricomposizione e integrazione plastica.

Per il pithos, un cantiere di restauro a vista

Alla conferenza verrà presentato un calendario di visite guidate al cantiere di restauro per dare al pubblico l’inedita possibilità di assistere al restauro del pithos, in continuità con il progetto di grande successo avviato a gennaio “Dietro le quinte: visita al laboratorio di restauro del Museo”. La manifestazione “Agorà: L’archeologia di Reggio in piazza” si arricchirà nei prossimi mesi con altri due appuntamenti da non perdere: la presentazione alla città degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria restaurati

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