Avvenire di Calabria

Nei giorni scorsi il sindaco Falcomatà e il consigliere delegato Romeo ospiti nella Capitale per avviare una serie di relazioni

Museo del Mare e MAXXI di Roma, in comune non solo la firma di Zaha Hadid

Per la futura gestione della struttura che sarà realizzata in riva allo Stretto il Comune vuole adottare il modello della fondazione romana

di Redazione Web

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Le risorse messe a disposizione dal Pnrr o da altri canali di finanziamento nazionali o europei rappresentano, senza alcun dubbio, un’opportunità per i territori. Non mancano esempi virtuosi di gestione della spesa, così come le difficoltà a farle fruttare.

Il problema maggiore è, in particolare, subito dopo il completamento dei progetti. Come nel caso di grandi opere che devono trovare una dimensione all’interno dei contesti in cui vengono realizzate. A Reggio Calabria, si è pensato di giocare d’anticipo, a partire dal futuro Museo del Mare di Zaha Hadid. 

La futura gestione del Museo del Mare di Zaha Hadid, nel modello "Maxxi"

Non basta solo realizzare opere, ma è necessario riempirle di contenuti per evitare che diventino “cattedrali nel deserto”. A Reggio Calabria, guardando ai progetti di prossima realizzazione, si è deciso di giocare d’anticipo. Come nel caso del Museo del mare.


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Da qui è nata l’idea di dare avvio ad una serie di interlocuzioni con alcune tra le più importanti realtà culturali nazionali. L’intento è gettare già da adesso le basi per mettere in piedi e, nel tempo rafforzare, una rete fatta di scambi di esperienze che possano contribuire a promuovere Reggio Calabria in chiave turistica e culturale. Il Museo del Mare di Zaha Hadid «è una delle principali opere che sarà realizzata nella nostra città, anche come voce di spesa. Ricordiamo che è cofinanziata con circa 60 milioni a valere sul Pnrr e oltre 50 milioni sul Pon Metro 2021-2027». È quanto ha anticipato sul numero di Avvenire di Calabria, in edicola domenica scorsa col quotidiano nazionale Avvenire, il sindaco Giuseppe Falcomatà, appena rientrato a Palazzo San Giorgio dopo i due anni di sospensione per il caso “Miramare”.

A metà della scorsa settimana, insieme al consigliere delegato Romeo, il primo cittadino è stato a Roma, in visita al “Maxxi”, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, gestito dall’omonima fondazione del ministero della Cultura.

Non una visita di piacere. E neanche tanto casuale. Il primo cittadino ha sperimentato in anteprima cosa vuol dire muoversi all’interno di un edificio progettato da Zaha Hadid come è appunto quello che ospita la prestigiosa sede museale capitolina. Allo stesso tempo ha incontrato il presidente della Fondazione, Alessandro Giuli, con l’intento di «avviare un rapporto di collaborazione per quella che sarà l’offerta relativa alle mostre che saranno allestite nello spazio del nostro museo del mare dedicato alle esposizioni temporanee».


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, al via la stagione delle grandi opere


«Parlare di Museo del Mare – ancora Falcomatà – non è soltanto realizzare una struttura. Bisogna riempirla anche di contenuti. E gli spazi che saranno realizzati, consentiranno di allargare gli orizzonti dell’offerta turistica-culturale della città di Reggio». Ecco perché, spiega il sindaco, «per noi è di straordinario interesse legare l’offerta culturale del Museo del Mare di Zaha Hadid al nome di un “player” internazionale riconosciuto nel settore dell’arte contemporanea, dietro cui c’è una forte presenza istituzionale come il ministero della Cultura». Una gestione “partecipata”, insomma, «da prendere a modello per animare e dare respiro internazionale all’opera che si appresta ad essere realizzata in riva allo Stretto».

Falcomatà sul Pnrr: «Serve massima attenzione»

Una stagione contrassegnata dalle grandi opere e dei buoni propositi supportata anche dalle risorse del Pnrr. E il Museo dello studio fondato dall’archistar Hadid rappresenta un emblema, non solo su scala locale, ma anche nazionale. «Il tema è molto importante e per quanto riguarda il nostro territorio – spiega Falcomatà – merita un focus più approfondito. Continueremo l’attività di monitoraggio sui progetti e sui bandi ai quali abbiamo partecipato in questi anni e che sono un’opportunità per il nostro territorio».

Sui timori sollevati nelle ultime settimane circa la possibilità che le risorse del Pnrr possano essere dirottate da Sud a Nord Falcomatà, che è anche delegato Anci alle politiche di coesione, sostiene che bisogna «tenere gli occhi aperti» anche se, continua, «sono convinto che un Governo, a prescindere dal colore politico, non possa avere istituzionalmente interesse a sottrarre risorse ad una città o ad una Regione soprattutto se questi fondi vengono impiegati per la realizzazione di opere pubbliche di infrastrutture, necessarie a migliorare la qualità di vita dei rispettivi cittadini».

Certo è, conclude il sindaco di Reggio, «che l’attenzione deve essere massima al fine di scongiurare ritardi o lungaggini tali da giustificare eventuali operazioni da parte dei Governi nazionali. I Comuni, in questo, sono chiamati a fare la loro parte nel rispetto dei tempi stabiliti non dall‘Italia, ma dall’Unione europea».

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