Avvenire di Calabria

Coinvolgente lezione per i ragazzi del Liceo “Preti - Frangipane” presso i due istituti diocesani che custodiscono alcune preziose testimonianze della storia reggina

Reggio Calabria, il Museo e l’Archivio della diocesi aprono le porte alle scuole

Gli studenti dell'istituto superiore della città protagonisti dell'itinerario storico, culturale e religioso dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova

di Laura M. Venniro

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Sabato 11 novembre le classi I e II E del Liceo Artistico “Preti Frangipane” si sono recate al Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino” e all’Archivio storico diocesano di Reggio Calabria.

La visita è iniziata al Museo diocesano, dove la direttrice, dottoressa Lucia Lojacono, ha accolto gli alunni del Liceo Artistico raccontando la storia architettonica del palazzo che ospita il Museo, unica porzione salvatasi dalle ingiurie del tempo dell’edificio settecentesco che in origine costituiva la sede arcivescovile.



Immediatamente gli alunni hanno potuto fruire dell’inaspettata possibilità di seguire una lezione tenuta dal noto restauratore Giuseppe Mantella, che in questo periodo è impegnato nel restauro di un dipinto settecentesco raffigurante la predicazione di San Paolo e il prodigio della colonna ardente, opera in origine collocata nella Cappella del Santo nell’antica Cattedrale.

Poi gli alunni sono stati immersi nei tesori artistici contenuti nella struttura museale e costituiti dagli ori, gli argenti e i tessuti confluiti in questa sede dopo che nei secoli passati erano stati a disposizione dell’arcivescovo di Reggio Calabria o del vescovo di Bova: ostensori (compreso il famoso capolavoro di Francesco Jerace), calici, croci pettorali e anelli vescovili, paramenti liturgici, suppellettili sacre, nonché dipinti e sculture. Infine, gli alunni hanno potuto ammirare la splendida collezione di icone russe risalenti dalla fine del XVIII secolo all’inizio del XX secolo.

L'altra "tappa": l'Archivio diocesano

La visita è proseguita presso i locali dell’Archivio storico diocesano, che in questo periodo ospitano la mostra “Il Vescovo e la sua Chiesa: sentieri di sinodalità”, un percorso documentale che, seguendo la linea temporale, svela – grazie all’attività di ricerca della dottoressa Maria Barillà – lo stretto legame tra i vescovi e la popolazione.

Il direttore, padre Pasquale Triulcio, e il vicedirettore, don Giovanno Imbalzano, hanno mirabilmente illustrato agli alunni del Liceo Artistico il ruolo che i vescovi hanno svolto nella diocesi, non solo in merito alla loro missione prettamente apostolica, ma anche per la loro azione sociale, mettendosi dalla parte del settore più debole della comunità e costituendo a volte l’unica risorsa nei periodi cruciali della storia della diocesi. Come, per esempio, il caso di monsignor Alessandro Tommasini, che tanto si adoperò per risollevare le sorti della popolazione duramente colpita dal terremoto del 1783.

Volti e vicende legati alla storia della Chiesa reggina e della città

Il direttore ha sottolineato che tutte le informazioni, riguardanti le attività svolte dai vescovi a favore della cittadinanza, sono suffragate da fonti documentali che costituiscono l’impianto della mostra: lettere, documenti papali ed episcopali, fotografie.


PER APPROFONDIRE: Il MAB della diocesi di Reggio Calabria inaugura la sua seconda mostra [VIDEO]


Le storie sulla vita dei vescovi, illustrate nella mostra, sono molto varie: dalla dolorosa vicenda di monsignor Mariano Ricciardi, costretto a un ventennale esilio a causa di alcune accuse calunniose mosse contro la sua persona, alla tragica fine di monsignor Enrico Montalbetti, perito a seguito di un bombardamento aereo durante la seconda guerra mondiale.

Un patrimonio che appartiene a tutti

La visita alle due strutture culturali diocesane ha suscitato svariate suggestioni agli alunni del Liceo Artistico: al Museo sicuramente non pochi alunni hanno subito il fascino del lavoro del restauratore, cogliendo, forse, un suggerimento sul loro futuro percorso lavorativo; all’Archivio hanno potuto constatare come lo studio sull’arte non può fare a meno del supporto documentale, a volte unica testimonianza di opere d’arte ormai perdute.

Qualunque sia la strada che gli alunni del Liceo Artistico intraprenderanno per esplicare la loro creatività artistica, troveranno nel Museo e nell’Archivio diocesani una fonte d’ispirazione e un supporto nel loro futuro lavoro.

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