Avvenire di Calabria

Il patrimonio culturale dell'istituzione diocesana si arricchisce con nuove pubblicazioni di argomento storico-artistico e museografico

Museo Sorrentino, arriva un’importante donazione siciliana

Il gradito dono è opera di una biblioteca di una prestigiosa Facoltà teologica del Sud Italia

di Redazione web

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Un dono “prezioso” è quello ricevuto dal Museo diocesano “Aurelio Sorrentino” nella giornata di oggi. Si tratta di alcune pubblicazioni che arrivano dalla vicina Sicilia. Non è la prima volta che l’istituzione museale della diocesi di Reggio Calabria – Bova riceve un “dono”.


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Un cospicuo numero di pubblicazioni e monografie di argomento storico-artistico e museografico. Andranno, dunque, ad arricchire il “patrimonio” del Museo diocesano “Aurelio Sorrentino” di Reggio Calabria. Il gradito dono è opera della Biblioteca “Monsignor Cataldo Naro” della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia. In particolare, la direttrice Francesca Massara ha inteso donare al “Sorrentino” queste pubblicazioni, presenti nel proprio Istituto in copie plurime.

Le opere letterarie, debitamente schedate, arricchiscono la piccola Biblioteca specialistica ad uso interno, creatasi presso il Museo diocesano nel 2010. Negli anni è cresciuta proprio grazie ad alcune importanti donazioni librarie. Tra esse, in particolare, nel 2014 e nel 2019 quelle di monsignor Antonino Denisi, decano del Capitolo metropolitano di Reggio – Bova e nel 2020 quella degli eredi Laface.

La donazione libraria da parte della Pontificia Facoltà Teologia di Sicilia si origina dalla consapevolezza che «il cammino volto a promuovere conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico è nei fatti comune e condiviso tra i nostri Musei, Archivi, Biblioteche e Istituti accademici», afferma la direttrice del Museo diocesano “Aurelio Sorrentino”, Lucia Lojacono.


PER APPROFONDIRE: Museo “Sorrentino”, tempo di bilanci per “L’Arte racconta”


Questo patrimonio culturale, ancora le sue parole, «si nutre del sostegno reciproco, anche tra regioni diverse, e di un costante scambio e confronto tra chi vi opera».

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