
“Caos a Broadway” va in scena al Teatro San Bruno
Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
«È una figura importantissima nel panorama internazionale del traffico di stupefacenti, ricordiamo anche che due anni fa evase dopo 23 anni di latitanza e quindi era una ricerca che era ricominciata subito dopo questa ultima fuga dal carcere di Montevideo». A tracciare, ai microfoni dell'agenzia Dire, un profilo del supernarcos Rocco Morabito arrestato nella tarda serata di ieri, (ora italiana), in Brasile, è il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, colonnello Marco Guerrini.
«Siamo risaliti a Morabito - racconta ancora l'ufficiale della Benemerita - grazie ai collegamenti internazionali attivati attraverso la direzione centrale della polizia criminale ed un team che avevamo inviato in Brasile già da qualche giorno, insieme al Ros»
Morabito, per gli inquirenti, è ritenuto uno dei narcotrafficanti più importanti al mondo. Era inserito negli elenchi dei latitanti di massima pericolosità e facenti parte del programma speciale di ricerche, stilati dal ministero dell'Interno, secondo solo al capo dei capi di cosa nostra Matteo Messina Denaro. L'attività che ha portato all'arresto si è svolta in sinergia tra i reparti dell'Arma, con le forze di polizia brasiliana, con il supporto dell'Fbi e della Dea statunitense ed è stata coordinata dalle Procure distrettuali di Reggio Calabria e Torino, con l'ausilio della direzione generale Affari internazionali e cooperazione giudiziaria del ministero della Giustizia italiano e del Dipartimento di Giustizia statunitense.
Rocco Morabito nel 2019 era evaso dal carcere di Montevideo dove era ristretto dal 2017 a seguito di un arresto operato dai carabinieri e dalla polizia uruguaiana che pose fine ad una latitanza durata ben 23 anni.
Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
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