La Curva Sud sarà aperta per la prima gara degli Amaranto
Il consigliere comunale delegato Latella ha ringraziato le autorità per la collaborazione Sono in corso
La Reggina non va oltre il pari contro un modesto Taranto: sul finale contestazioni amaranto per un rigore (ci poteva stare) reclamato su Coralli.
Le scelte. Zeman cambia a metà. Confermato il modulo, il 4-3-3, mentre nel ballottaggio nella mediana tra Knudsen e Bangu, vince il «Rosso» con una scelta più oculata per il mister italo-boemo. In attacco spazio all’atteso Tripicchio preferito a Oggiano. Prosperi nel derby degli ex tra Alessio Viola e Balistreri, preferisce l’eroe di Messina, per la prima volta da avversario al “Granillo”. Per lo schieramento un 3-5-2 che è molto più una difesa a 5 quando in possesso è la Reggina.
Il primo tempo. Di calcio giocato nei primi dieci minuti se ne è visto davvero poco, con la Reggina che ha provato a fare gioco, con qualche cambio di versante, ma la manovra è sempre troppo evanescente. Il Taranto mette in chiaro, da subito, la propria partita provando di puro agonismo a contrastare le azioni amaranto. Atteggiamento camaleontico del Taranto che schiera Bollino e Paolucci ad attaccare i due terzini, Possenti e Cane. Prosperi alza spesso il pressing, mantenendo la linea di centrocampo a quattro (5-4-1-). Mutamenti che disorientano la Reggina che indietreggia concedendo un tiro in estemporanea, in un taglio da destra verso sinistra, di De Giorgi, che, da 30 metri, ha infilzato Sala per l’1-0 dei pugliesi. Prima azione pericolosa della Reggina al 23’ con Coralli che sfonda sull’out di destra, ma il suo cross è anticipato da Maurantonio che devia in calcio d’angolo. Al 27’ primo tiro in porta della Reggina con Porcino che ha provato a sorprendere l’estremo difensore dalla distanza. Momento positivo degli amaranto, un minuto dopo, con De Francesco che non è riuscito a servire Coralli in area. Al 31’ scatta il giallo per Altobello per una vistosa trattenuta su Coralli a centrocampo. Dalla distanza ci prova anche Tripicchio (33’), facendo le prove generali, ma Maurantonio smanaccia ancora in angolo. L’azione più pericolosa al 35’, quando Coralli - finalmente - da profondità alla manovra facendo la sponda per Possenti che con un cross rasoterra prova a rimettere in moto il centravanti amaranto che per poco non beffa il portiere pugliese. Secondo giallo per il Taranto per Francesco Pambianchi al 43’. Al 47’ Tripicchio si presenta con un gol da cineteca al “Granillo” con un tiro - col piede mancino - che si è insaccato all’incrocio dei pali regalando il pareggio alla Reggina sul fischio del direttore di gara che sancisce anche la fine del primo tempo.
Thé caldo. La differenza tra la Reggina che va all’intervallo sull’1-1 rispetto alle altre ultime quattro gare è Andrea Tripicchio. Gol di bellezza rara, ma non solo. C’è una sensazione di continua pericolosità sul suo versante. Per il resto la solita squadra di Zeman evanescente, ma con un pizzico di cattiveria in più. Taranto con un atteggiamento estremamente prudente per una prima frazione che è stata per nulla bella, ma che ben ha fotografato lo stato di forma delle due formazioni.
Il consigliere comunale delegato Latella ha ringraziato le autorità per la collaborazione Sono in corso
Parere positivo sulla proposta della Reggina 1914 per la rigenerazione del plesso sportivo La Città
L’ex attaccante amaranto, oggi allenatore a Mantova, in riva allo Stretto per ricevere il Premio “Stefano Viola”. L’accoglienza di Falcomatà: «Eroe di una Reggina che ci ricorda chi vogliamo tornare ad essere».