Diocesi: Siena, il 7 ottobre il card. Lojudice guiderà il Rosario per la pace
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Domani, in occasione della 15ma Giornata mondiale della prematurità, avrà luogo l’evento “Progetto neonato: il nostro futuro” presso la Hall del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs di Roma. In apertura l’intervento della conduttrice televisiva Lorena Bianchetti, madrina dell’iniziativa. “Ogni anno più di 13 milioni di neonati (10% di tutti i nati) nascono prematuri nel mondo, e di questi quasi 1 milione muore per complicazioni legate alla prematurità. Inoltre, la prematurità e le sue complicanze rappresentano la principale causa di morte nel periodo neonatale (cioè nei primi 28 giorni di vita)”, spiega Giovanni Vento, direttore Uoc di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Gemelli, e professore associato di Pediatria generale e specialistica all’Università Cattolica, nonché curatore dell’evento.
“Il survival gap è un altro aspetto molto importante: oggi più del 90% dei prematuri estremi, i più piccoli tra i piccoli che nascono al di sotto delle 28 settimane di età gestazionale (meno di 6 mesi di gravidanza), muoiono nei paesi a basse risorse contro il 10% dei neonati che nascono nei paesi più ricchi. Per tutti questi motivi l’Oms ha definito come obiettivo sostenibile da raggiungere entro il 2030 la riduzione del tasso di mortalità neonatale al di sotto del 12 per mille, con particolare attenzione alla riduzione della mortalità legata alla prematurità, indipendentemente dal luogo dove si nasce”. La manifestazione sarà l’occasione per presentare il Progetto neonato che consiste nel “garantire lo sviluppo completo di tutte le funzioni del neonato nel delicato periodo di transizione alla vita extrauterina, avendo a disposizione un team di operatori sanitari specialisti nei vari settori. Il progetto pone al centro il neonato e la sua famiglia in una fase estremamente delicata della loro vita: prendersi cura del neonato, infatti, vuol dire prendersi cura del nostro futuro”, conclude Vento.
Domani verrà inoltre presentato il progetto “Banca del latte umano donato: importanza della qualità del prodotto” da Patrizia Laurenti e Gianluigi Quaranta della Uoc di Igiene ospedaliera.
Fonte: Agensir
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