
Consiglio permanente Cei, al centro la «nuova primavera» della Chiesa
L’intervento del presidente Cei ha aperto i lavori della sessione primaverile che si terranno a Roma fino a domani. L’invito ai vescovi è a intraprendere «scelte coraggiose».
Nino Spirlì: «Ecco perché non mi candido alle regionali». Il presidente facente funzioni, apprendendo la notizia della data del voto, ha puntualizzato il perché della sua non-candidatura.
Il 3 e il 4 ottobre prossimi, i calabresi non troveranno il nome di Nino Spirlì nell'elenco dei candidati al Consiglio regionale della Calabria. Il presidente facente funzioni, infatti, non sarà della bagarre. Ma per lui, in caso di vittoria del centrodestra, si aprirebbe comunque uno scenario amministrativo di primo livello.
Intervista da Giuseppe Lo Re per Gazzetta del Sud, Spirlì ha spiegato la sua scelta. «Una candidatura a consigliere avrebbe imposto uno stop all’attività istituzionale che, invece, sto continuando a svolgere senza che ci possano essere dubbi su nessuno degli atti che firmo» ha dichiarato il facente funzioni.
«Non ce n’è uno che possa essere riconducibile ad alcuna fase attiva della campagna elettorale in corso. Continuerò a svolgere il mio compito fino all’ultimo giorno di questa amministrazione».
«So che i calabresi hanno abbondantemente capito che non c’è alcun interesse a forzare la mano con una o con un’altra richiesta. Sono convinto che la continuità istituzionale valga quanto una candidatura».
L’intervento del presidente Cei ha aperto i lavori della sessione primaverile che si terranno a Roma fino a domani. L’invito ai vescovi è a intraprendere «scelte coraggiose».
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