La Calabria ambasciatrice del Giubileo 2025
La Regione ha presentato nei giorni scorsi un progetto volto a valorizzare gli itinerari religiosi calabresi.
Nuovo avvertimento ai danni del gruppo Callipo, l'episodio risale alla serata di sabato. Ma si è appresa solo in queste ore.
L'ennesimo avvertimento? Nel mirino di ignoti finisce ancora una volta il gruppo che fa capo al noto imprenditore vibonese, Pippo Callipo. In particolare, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola all'indirizzo di un magazzino dell'impresa, nell'area industriale di San Pietro Lametino.
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A lanciare l'allarme una guardia giurata, impegnata nei servizi di controllo notturno dell'impianto. Sull'episodio sono state avviate indagini. La stima dei danni non è ingente, ma resta comunque un gesto inquietante, non il primo - per la verità - compiuto ai danni del noto imprenditore vibonese, che in passato è stato anche presidente degli industriali e già candidato a governatore della Calabria.
In attesa che magistratura e forze dell'ordine accertino eventuali responsabilità, non mancano i primi attestati di vicinanza e solidarietà a Callipo e al suo gruppo. Tra questi, quello dell'assessore regionale allo sviluppo economico e attrattori culturali, Rosario Varì.
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«Esprimo solidarietà e piena vicinanza al mio amico Pippo Callipo per l’ennesimo atto intimidatorio subito in una delle sue sedi aziendali. Forte condanna per questi gesti vili e deprecabili che, sono certo - le parole di Varì - non faranno arretrare di un millimetro l’imprenditore vibonese, da sempre impegnato a contrastare le aggressioni criminali e a far fiorire le sue aziende all’insegna della legalità. Sono al suo fianco e ribadisco l’impegno costante del governo regionale affinché il valore della legalità sia tutelato e garantito».
Anche il Partito Democratico della Calabria esprime solidarietà e vicinanza al Gruppo Callipo ed al suo fondatore, Filippo Callipo, per l’inquietante episodio criminale subito. «Filippo Callipo -dichiara il segretario regionale, Nicola Irto- ha sempre operato nel solco della lealtà nei confronti dello Stato, nessuna intimidazione potrà mai cambiare tale scelta, chiunque abbia pensato e concretizzato questa intimidazione ha fallito in partenza. Resta l’amarezza per un atteggiamento criminale che mortifica tutta la Calabria onesta ed operosa. Una piaga contro cui bisogna continuare a lavorare unitariamente affinché la cultura della legalità, di cui la storia del Gruppo Callipo è certamente un esempio, prevalga definitivamente».
«Viva solidarietà e sincera vicinanza all’azienda Callipo e al nostro socio Pippo Callipo per il vile e ignobile atto intimidatorio subito, nel magazzino di San Pietro Lametino» viene espressa da Franco Aceto presidente Coldiretti Calabria e Fabio Borrello Presidente di Coldiretti Catanzaro -Crotone-Vibo Valentia a nome di tutta l’organizzazione agricola. «Un gesto inqualificabile, e non è il primo, che colpisce chi lavora quotidianamente negli interessi della Calabria produttiva e onesta e dei cittadini. La Coldiretti Calabria – continuano i dirigenti –si pone come argine a questi tentativi inqualificabili che vogliono minare la serena convivenza e mandare segnali inquietanti che non bisogna sottovalutare e meritano grande attenzione. Sparare colpi di pistola contro un sito produttivo – proseguono – significa attentare al lavoro e alle possibilità di sviluppo. Le forze dell’ordine faranno chiarezza sulla vicenda e l’impegno è di isolare questi vigliacchi senza volto che vanno combattuti in nome di una Calabria tenace e forte che non si arrende in presenza di soprusi e intimidazioni».
«Ci troviamo purtroppo costretti a registrare l’ennesima intimidazione di matrice criminale ai danni di un’impresa calabrese. A pochi giorni dal vile gesto nei confronti del Gruppo Citrigno, un altro episodio analogo e altrettanto vile ha per protagonista il Gruppo Callipo e il suo insediamento produttivo di San Pietro Lametino, nell’area Zes. A Pippo Callipo e a tutti i suoi collaboratori va la nostra più profonda solidarietà. Come già evidenziato nei giorni e nelle settimane scorse, appare evidente che per rispondere alla recrudescenza dell’azione intimidatoria da parte della criminalità, urgano contromisure forti e immediate da parte di tutti gli apparati dello Stato e delle Forze dell’Ordine. Turbare la libertà d’impresa nella nostra regione equivale a condannare il territorio a rimanere arretrato, a non sviluppare il suo enorme e straordinario potenziale; a impedire l’evoluzione socio-economica della Calabria», scrive in una nota il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, a nome di tutti gli industriali calabresi
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