Avvenire di Calabria

Il 26 novembre, invece, il saluto della comunità diocesana al vescovo, monsignor Francesco Milito

Oppido – Palmi, domenica prossima l’ordinazione episcopale del vescovo eletto Alberti

È previsto il 10 dicembre presso la Cattedrale di Oppido Mamertina l'ingresso solenne del nuovo pastore della diocesi

di Redazione Web

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La comunità diocesana di Oppido - Palmi accoglierà il nuovo vescovo, monsignor Giuseppe Alberti, per l’inizio del suo ministero pastorale domenica 10 dicembre 2023 alle ore 16.00 nella Cattedrale di Oppido Mamertina. Un momento atteso che sarà preceduto da altri due momenti altrettanto importanti per l'intera diocesi.

La diocesi di Oppido Mamertina – Palmi si prepara ad accogliere il nuovo pastore mons. Giuseppe Alberti che sarà ordinato vescovo domenica 19 novembre, alle ore 16:00, nella Basilica Cattedrale di Padova per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione di monsignor Claudio Cipolla, Vescovo di Padova a cui si uniranno monsignor Antonio Mattiazzo, Arcivescovo Vescovo emerito di Padova e monsignor Francesco Milito, Vescovo emerito e Amministratore Apostolico di Oppido Mamertina-Palmi.


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Tanti sono anche i sacerdoti, diaconi e laici della diocesi calabrese che saranno presenti a Padova per la solenne celebrazione, come segno di accoglienza e gratitudine al Signore e alla diocesi di Padova.

Mentre domenica 26 novembre, alle ore 17.30, nella Chiesa Cattedrale di Oppido Mamertina la comunità diocesana saluterà ed esprimerà il suo grazie a monsignor Francesco Milito per il Suo servizio episcopale alla Chiesa locale che in Oppido Mamertina - Palmi, per tale motivo, informa in una nota della stessa diocesi, «domenica 26 non saranno celebrate messe vespertine nelle parrocchie».

Chi è monsignor Alberti

Monsignor Alberti è stato nominato vescovo di Oppido - Palmi da papa Francesco il 21 settembre scorso. Alberti è nato il 17 giugno 1965 a Este, in provincia e Diocesi di Padova. Dopo aver frequentato il Seminario Minore di Padova, ha concluso il ciclo di studi in Filosofia e Teologia presso il Seminario Maggiore. È stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1990 per la Diocesi di Padova.

Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Assistente nel Seminario Minore di Padova (1995-1998); Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto; dal 2000, Missionario fidei donum in Ecuador per seguire il processo formativo dei seminaristi della Diocesi di Tulcán nel Seminario Nuestra Señora de la Paz ed insegnare di materie filosofiche e teologiche; Rettore del Seminario Maggiore e Collaboratore Pastorale nelle Parrocchie di Tulcán; Coordinatore degli studi e membro del Collegio dei Consultori.


PER APPROFONDIRE: Tramontana: «La tradizione vinicola va internazionalizzata»


È stato inoltre membro dell’organizzazione e del coordinamento della fase diocesana e nazionale del III Congresso Missionario Americano di Quito (2008); dal 2011, Moderatore dell’Unità Pastorale di Villafranca Padovana; dal 2013, Vicario Foraneo del Vicariato di Limena. Attualmente è Parroco di Santa Maria Assunta in Solesino.

Nello stemma, l'Agnus Dei

L’Agnus Dei, simbolo dell’innocenza e della mansuetudine, trova in Cristo il suo pieno compimento. Il Signore è l’Agnello immolato che dona la vita per i fratelli, modello di dono e di servizio di colui che ‘ama sino alla fine’. È l’Agnello pasquale che reca i segni della vittoria della Risurrezione.

La conchiglia è segno del dono battesimale che attraverso l’acqua infonde vita nuova a chi la riceve con l’apertura della fede. Ricorda anche la prima evangelizzazione che sempre è chiamata a rinnovarsi in contesti di cambiamento come nuovo annuncio del Vangelo che libera e salva. Il mastio e la palma, congiunti, esprimono la realtà diocesana che unisce Oppido a Palmi. Più profondamente la torre esprime la forza di Dio che infonde stabilità e fermezza, difende e dona coraggio. La palma è sinonimo di vittoria, di rigenerazione e di immortalità.

La stella rappresenta la figura di Maria che appare come segno luminoso nel cielo del mattino, aurora di speranza per la Chiesa in cammino. Le otto punte alludono alla pienezza che è Cristo risorto nell’orizzonte dell’umanità, modello di vita nella ‘magna carta’ delle beatitudini evangeliche. La croce unisce e sintetizza la simbologia araldica che trova nella Pasqua il suo inizio e il suo fine, il principio del-la creazione, il compimento della storia della salvezza.

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