Si celebra oggi, venerdì 4 febbraio, la seconda edizione della Giornata internazionale della Fratellanza umana. Perché questa data e quale l'obiettivo di questa ricorrenza.
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La Giornata internazionale della Fratellanza umana è stata proclamata dall'Assemblea generale della Nazioni unite. Ha l'obiettivo di promuovere il dialogo interreligioso e interculturale nel mondo, in un contesto in cui il fenomeno dell'intolleranza religiosa si fa crescente, accentuato anche durante la pandemia da covid-19.
Giornata internazionale della Fratellanza umana, perché il 4 febbraio?
La scelta di celebrare la Giornata internazionale della Fratellanza umana in questa data è legata allo storico incontro del 4 febbraio 2019 tra papa Francesco e il grande imam della moschea di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib (Una delle principali autorità dell’islam sunnita). In quella circostanza, il Santo Padre e il rappresentante della comunità musulmano sottoscrissero il "Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune".
Si tratta di un vero e proprio appello congiunto per porre fine alla violenza e all'intolleranza, in particolare modo di matrice religiosa. Un patto che si fonda sul principio secondo cui, a prescindere dall'appartenenze religiosa, «la fede porta il credente a vedere nell'altro un fratello da sostenere e da amare».
Il video messaggio di papa Francesco
«La fratellanza è uno dei valori fondamentali e universali. Dovrebbe essere alla base delle relazioni tra i popoli, così che quanti soffrono o sono svantaggiati non si sentano esclusi e dimenticati; ma accolti, sostenuti come parte dell’unica famiglia umana». Così il Papa, nel videomessaggio per la seconda Giornata internazionale per la Fratellanza umana. Continua il Ponteficie: «In questi anni abbiamo camminato come fratelli nella consapevolezza che, rispettando le nostre rispettive culture e tradizioni. Siamo chiamati a costruire la fratellanza quale barriera contro l’odio, la violenza e l’ingiustizia».
Francesco ringrazia «tutti coloro che ci hanno accompagnato su questa strada». A partire da «Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed per il suo costante impegno in tale direzione; l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana per le varie iniziative promosse in diverse parti del mondo; L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite perché, con la risoluzione del 21 dicembre 2020, ha permesso di celebrare oggi la Seconda Giornata Internazionale della Fratellanza Umana. E la gratitudine si estende a tutte le istituzioni civili e religiose che sostengono questa nobile causa».
L'esortazione di Bergoglio: «Siamo fratelli!»
«Siamo fratelli!». Il messaggio del Papa si conclude con questa esortazione: «Tutti, nel nostro condividere sentimenti di fratellanza gli uni per gli altri. Dobbiamo farci promotori di una cultura di pace, che incoraggi sviluppo sostenibile, tolleranza, inclusione, comprensione reciproca e solidarietà». «Tutti viviamo sotto lo stesso cielo, indipendentemente da dove e da come viviamo, dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale, dal sesso, dall’età, dalle condizioni di salute e da quelle economiche».
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«Siamo tutti diversi eppure tutti uguali, e questo periodo di pandemia ce lo ha dimostrato. Ripeto ancora una volta: da soli non ci si salva! Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, e nel nome di Dio, noi che siamo sue creature, dobbiamo riconoscerci fratelli e sorelle. Come credenti, appartenenti a diverse tradizioni religiose, abbiamo un ruolo da svolgere».