Avvenire di Calabria

Gaetano Iaria del Banco Alimentare ci racconta motivazioni e opportunità che lo conducono a prestare il proprio servizio gratuito

Oggi è la Giornata mondiale del Volontariato: «Che bello servire gli altri!»

La solidarietà è un valore da difendere. Soprattutto in un tempo in cui la pandemia rischia di aggravare le già profonde disparità

di Redazione Web

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Oggi si celebra la Giornata mondiale del volontariato. Da nord a sud, diverse sono le iniziative previste in tutta Italia. Spettacoli, seminari, manifestazioni in presenza ed online.

L’obiettivo è promuovere, ma soprattutto valorizzare il ruolo di volontari e volontarie, anche alla luce delle nuove sfide a cui il settore è stato chiamato da due anni a questa parte. L’emergenza Covid-19, infatti, non ha solo stravolto le abitudini di ogni essere umano, ma ha condizionato anche il modo stesso di approcciarsi ai bisogni del prossimo.

Oggi è la Giornata mondiale del Volontariato - La testimonianza

Il volontariato, tuttavia, non ha mai arrestato la sua opera. In maniera “generosa”, nonostante le difficoltà, ha continuato a dedicarsi alla cura del prossimo. Con la pandemia, però, «non crescono solo le povertà». Come spiega Gaetano Iaria, volontario del Banco alimentare di Reggio Calabria e responsabile della logistica del magazzino provinciale. Con lui abbiamo riflettuto sul significato e l’importanza di questo appuntamento.

Il Banco alimentare come celebra la Giornata mondiale del volontariato?

Ci prepariamo a questa giornata, intanto, rinnovando il nostro impegno all’interno dell’associazione. Dopo la Giornata nazionale della colletta alimentare che si è tenuta sabato scorso, la nostra attività prosegue. Continueremo, come sempre, alla raccolta delle eccedenze alimentari per poi distribuirle sul territorio attraverso le strutture caritative che settimanalmente si rivolgono al nostro magazzino provinciale che ha sede a Campo Calabro. La nostra attività fondamentalmente si basa su questo. Inoltre, anche questa domenica, saremo impegnati con un nuovo appuntamento della Colletta alimentare: la vendita nei supermercati di card di diverso taglio, il cui valore sarà riconvertito in alimenti che poi provvederemo a distribuire a chi ne ha bisogno.


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È un momento particolare per il mondo del volontariato. Come insegna anche la vostra esperienza, ci si è dovuti adeguare alla pandemia. In che modo?

È vero, in questo periodo abbiamo incontrato molte difficoltà. La pandemia ha inciso sulle nuove povertà. Di conseguenza, come nel nostro caso, è aumentata anche la richiesta di alimenti da parte delle parrocchie e delle associazioni con cui collaboriamo. Sempre più persone in stato di bisogno hanno bussato alle loro porte per chiedere aiuto. Per fortuna abbiamo ottenuto sostegno dalla nostra Fondazione, ma anche da altre realtà associative, come Confindustria. Ciò ha consentito di recuperare molti più alimenti. Ma non basta.

Cresce il bisogno, ma anche la necessità di nuovi volontari?

In effetti è proprio così. In questi quasi due anni di pandemia è aumentato il lavoro, con un impegno quotidiano quasi sette giorni su sette. Pensate che prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, il nostro lavoro - comunque impegnativo - era ridistribuito solo su tre giornate settimanali. Si avverte il bisogno di un ulteriore aiuto da parte di nuovi volontari. Un’esigenza che accomuna tutte le associazioni. Anzi, colgo l’occasione di questa giornata per lanciare un invito, a nome del Banco alimentare, a quanti volessero spendersi in prima persona e supportarci nelle nostre attività.


PER APPROFONDIRE: Csv dei “Due Mari”, Bognoni: «Ecco le sfide del volontariato»


Guardando proprio a questa giornata, come pensa vada promossa la cultura del donarsi all’altro?

Innanzitutto, non la si può promuovere solo a parole, ma facendo vedere cosa effettivamente viene fatto sul campo. È sono tante le associazioni, non solo il Banco alimentare, che quotidianamente, nel silenzio e lontano dai riflettori, proseguono la loro opera di volontariato. Vorremmo, infatti, che queste occasioni non siano un momento di mera vetrina. Ma aiutino a far capire cosa si muove all’interno del nostro mondo. È questo, a mio avviso, lo spirito con cui oggi dovremmo festeggiare il volontariato.

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