
Oggi la Chiesa celebra San Rocco, il protettore degli invalidi
Un Santo particolarmente amato sul territorio di Reggio Calabria con diverse feste patronali a lui intitolate. È il protettore di malati infettivi, invalidi e prigionieri.
Santa Caterina, ricordata il 29 aprile, è vissuta nel XIV secolo. Nacque a Siena, nella contrada dell'Oca, dal tintore di panni Jacopo Benincasa e sua moglie Lapa Piacenti. Caterina aveva ben 24 tra fratelli e sorelle, per i quali i genitori cercarono di organizzare matrimoni vantaggiosi. Quando, all’età di 12 anni, venne il suo turno la santa si rifiutò e decise invece di entrare in monastero. Scelse l’ordine delle Terziarie domenicane, che a Siena erano note con il nome di Mantellate, a causa del mantello nero che copriva la loro veste bianca. Presi i voti, la ragazza non si inserì del tutto nelle dinamiche del convento perché, non sapendo il latino, non riusciva a partecipare alle preghiere di gruppo. Si dedicò invece alla cura degli ammalati, con particolare attenzione ai più poveri e soli. Per questo è diventata patrona delle infermiere.
Fin da quando era novizia, iniziò a essere accompagnata dalla Bella brigata, un gruppo di uomini e donne che la seguivano, la sorvegliavano durante le sue lunghe estasi e l'aiutavano negli atti di carità. Alcuni la affiancavano inoltre nella corrispondenza che intratteneva con figure di spicco del mondo della chiesa. Caterina infatti, con l’aiuto dei membri della Brigata, scrisse un ricco Epistolario di oltre 300 lettere, in cui affrontava problemi di vita religiosa e sociale di ogni classe, oltre che problemi morali e politici, che venne raccolto e pubblicato dai suoi discepoli dopo la sua morte. Secondo la tradizione, nel 1375, ricevette le stigmate mentre si trovava in preghiera a Pisa. Le sono stati attribuiti diversi miracoli, tra cui quello di aver fatto cessare una pestilenza a Varazze, città di cui infatti la santa è patrona. Insieme a San Francesco di Assisi è inoltre patrona d’Italia e compatrona d’Europa.
Un Santo particolarmente amato sul territorio di Reggio Calabria con diverse feste patronali a lui intitolate. È il protettore di malati infettivi, invalidi e prigionieri.
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