Avvenire di Calabria

Presbitero dei Figli dell'Immacolata Concezione, ha servito per 17 anni la Comunità di Polistena

Oppido – Palmi, aperta la causa di beatificazione di Padre Ludovico Polat

L'editto del vescovo Milito: «Nel popolo di Dio non è mai venuta meno la fama di santità del sacerdote»

di Redazione Web

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Un pastore infaticabile e disponibile, presente e sempre pronto per il prossimo. Era questo Padre Ludovico Polat, presbitero della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, morto in fama di santità il 6 ottobre 2010. Il suo carisma e la sua spiritualità hanno lasciato un segno indelebile nella comunità di Polistena, dove ha esercitato per 17 anni il suo ministero pastorale. Presso la diocesi di Oppido - Palmi, aperta la causa di Beatificazione.

Sono tanti i fedeli calabresi che hanno avuto modo di conoscere personalmente padre Ludovico Polat, apprezzandone in vita spiritualità e carisma. Ben 17 anni della sua vita, infatti, li ha spesi al servizio della comunità di Polistena, nella diocesi di Oppido - Palmi.


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Una comunità che ha sempre riconosciuto nel presbitero della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione giunto dal Nord (è a Prata di Pordenone il 3 aprile 1918) sante virtù.

Aperta la causa di beatificazione di padre Ludovico Polat, l'editto del vescovo Milito

A sancire l'apertura della causa di beatificazione diocesana di Padre Ludovico, l'editto del vescovo di Oppido - Palmi, monsignor Francesco Milito, datato 12 gennaio 2023.

«Non essendo mai venuta meno nel popolo di Dio la fama di santità di Padre Ludovico Polat - si legge nell'editto del vescovo Milito, avendo ricevuto dal dottor Paolo Vilotta, formale richiesta di dare inizio all’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del detto sacerdote e nel portarne a conoscenza la Comunità ecclesiale, invitiamo tutti e singoli fedeli a comunicarci direttamente o a far pervenire alla sede della Postulazione diocesana in Via Vescovo Morabito numero 17, Polistena (RC) tutte quelle notizie, dalle quali si possono in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del detto sacerdote».

Inoltre, ancora il vescovo, «dovendosi raccogliere, a norma delle disposizioni legali, tutti gli scritti a lui attribuiti, ordiniamo col presente editto a quanti ne fossero in possesso, di rimettere con debita sollecitudine al medesimo ufficio qualsiasi scritto che abbia come autore Padre Ludovico Polat».

Scritti, «non soltanto le opere stampate, che peraltro sono state già raccolte, ma anche i manoscritti, i diari, le lettere, ed ogni altra scrittura privata del sacerdote».

Vita donata per il Vangelo

Padre Polat, avviato giovanissimo agli ordini sacri, è stato ordinato sacerdote il 3 luglio del 1949. Il apostolato è stato intenso, dedicato alla carità e al servizio al prossimo. Prima a Roma, poi a Bosa e Montefiascone, nel Lazio. Dopo una parentesi in Sardegna, ad Oristano, l'arrivo in Calabria, a Polistena. È toranto alla casa del Padre il 6 ottobre del 2010 all'età di 92 anni, 75 dei quali di vita religiosa.

Negli ultimi anni della sua vita, un giorno vicino al Natale, precisamente la sera del 23 dicembre, arriva una coppia di giovani sposi alle 19.30 e chiedono di padre Ludovico per la confessione. I frati erano appena scesi a cena.

Il giovane fratello che va ad aprire la porta (fratel Stefano) chiede ai giovani sposi di tornare il giorno dopo in quanto padre Ludovico era appena andato a mangiare e aveva confessato lungo tutta la giornata.

Il giorno dopo i giovani tornarono e si confessarono con padre Ludovico, dicendogli anche di essere passati la sera prima ma che giustamente gli è stato chiesto di tornare il giorno dopo. Quando padre Ludovico incontra il giovane fratello gli fece notare con molta delicatezza che quando chiedono di lui non si deve rimandare perché può essere anche una necessità urgente e che, come il giovane fratello a volte lascia la preghiera per gli impegni con i ragazzi della comunità, così anche lui può lasciare la cena se qualcuno richiede la sua attenzione.


PER APPROFONDIRE: Oppido – Palmi, gioia e speranza tra le vette dell’Aspromonte per gli acierrini


Fu un insegnamento grande per quel giovane fratello costatare come un fratello anziano era determinato a mantenere tanta disponibilità offrendo un esempio per chi pensa che la nostra testimonianza possa limitarsi ai doveri ufficiali. La testimonianza di una vita donata per il Vangelo è valida soltanto se è caratterizzata dalla disponibilità senza limiti.

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