Avvenire di Calabria

Il presbitero è stato nominato guida e pastore della diocesi calabrese da papa Francesco lo scorso settembre

Oppido – Palmi, tutto pronto per l’ordinazione episcopale del vescovo eletto Alberti

La consacrazione episcopale nella Basilica Cattedra di Padova, comunità diocesana di provenienza del presule

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

È tutto pronto per l'ordinazione episcopale del nuovo vescovo della diocesi di Oppido - Palmi, monsignor Giuseppe Alberti (a destra nella foto, accanto al vescovo di Padova Cipolla). Il doppio momento di festa sia per la diocesi di provenienza che per la Chiesa che andrà a guidare, si celebrerà il 19 novembre a Padova.

Il vescovo eletto di Oppido - Palmi sarà ordinato a Padova

Monsignor Giuseppe Alberti, eletto da papa Francesco vescovo della diocesi calabrese, sarà consacrato per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, a cui si uniranno monsignor Antonio Mattiazzo, arcivescovo emerito di Padova e monsignor Francesco Milito, vescovo emerito e attuale amministratore apostolico di Oppido - Palmi.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


La celebrazione di ordinazione episcopale sarà alle 16 nella Basilica Cattedrale di Padova. La diocesi di Oppido Mamertina - Palmi, accoglierà il nuovo vescovo per l'inizio del suo ministero pastorale domenica 10 dicembre, alle 16, nella Cattedrale di Oppido Mamertina.

Chi è monsignor Alberti

Monsignor Alberti è stato nominato vescovo di Oppido - Palmi da papa Francesco il 21 settembre scorso. Alberti è nato il 17 giugno 1965 a Este, in provincia e Diocesi di Padova. Dopo aver frequentato il Seminario Minore di Padova, ha concluso il ciclo di studi in Filosofia e Teologia presso il Seminario Maggiore. È stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1990 per la Diocesi di Padova.

Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Assistente nel Seminario Minore di Padova (1995-1998); Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto; dal 2000, Missionario fidei donum in Ecuador per seguire il processo formativo dei seminaristi della Diocesi di Tulcán nel Seminario Nuestra Señora de la Paz ed insegnare di materie filosofiche e teologiche; Rettore del Seminario Maggiore e Collaboratore Pastorale nelle Parrocchie di Tulcán; Coordinatore degli studi e membro del Collegio dei Consultori.


PER APPROFONDIRE: Oppido – Palmi, monsignor Giuseppe Alberti è il nuovo vescovo


È stato inoltre membro dell’organizzazione e del coordinamento della fase diocesana e nazionale del III Congresso Missionario Americano di Quito (2008); dal 2011, Moderatore dell’Unità Pastorale di Villafranca Padovana; dal 2013, Vicario Foraneo del Vicariato di Limena. Attualmente è Parroco di Santa Maria Assunta in Solesino.

Lo Stemma scelto

L’Agnus Dei, simbolo dell’innocenza e della mansuetudine, trova in Cristo il suo pieno compimento. Il Signore è l’Agnello immolato che dona la vita per i fratelli, modello di dono e di servizio di colui che ‘ama sino alla fine’. È l’Agnello pasquale che reca i segni della vittoria della Risurrezione.

La conchiglia è segno del dono battesimale che attraverso l’acqua infonde vita nuova a chi la riceve con l’apertura della fede. Ricorda anche la prima evangelizzazione che sempre è chiamata a rinnovarsi in contesti di cambiamento come nuovo annuncio del Vangelo che libera e salva. Il mastio e la palma, congiunti, esprimono la realtà diocesana che unisce Oppido a Palmi. Più profondamente la torre esprime la forza di Dio che infonde stabilità e fermezza, difende e dona coraggio. La palma è sinonimo di vittoria, di rigenerazione e di immortalità.

La stella rappresenta la figura di Maria che appare come segno luminoso nel cielo del mattino, aurora di speranza per la Chiesa in cammino. Le otto punte alludono alla pienezza che è Cristo risorto nell’orizzonte dell’umanità, modello di vita nella ‘magna carta’ delle beatitudini evangeliche. La croce unisce e sintetizza la simbologia araldica che trova nella Pasqua il suo inizio e il suo fine, il principio del-la creazione, il compimento della storia della salvezza.

Articoli Correlati