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È tutto pronto per l'ordinazione episcopale del nuovo vescovo della diocesi di Oppido - Palmi, monsignor Giuseppe Alberti (a destra nella foto, accanto al vescovo di Padova Cipolla). Il doppio momento di festa sia per la diocesi di provenienza che per la Chiesa che andrà a guidare, si celebrerà il 19 novembre a Padova.
Monsignor Giuseppe Alberti, eletto da papa Francesco vescovo della diocesi calabrese, sarà consacrato per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, a cui si uniranno monsignor Antonio Mattiazzo, arcivescovo emerito di Padova e monsignor Francesco Milito, vescovo emerito e attuale amministratore apostolico di Oppido - Palmi.
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La celebrazione di ordinazione episcopale sarà alle 16 nella Basilica Cattedrale di Padova. La diocesi di Oppido Mamertina - Palmi, accoglierà il nuovo vescovo per l'inizio del suo ministero pastorale domenica 10 dicembre, alle 16, nella Cattedrale di Oppido Mamertina.
Monsignor Alberti è stato nominato vescovo di Oppido - Palmi da papa Francesco il 21 settembre scorso. Alberti è nato il 17 giugno 1965 a Este, in provincia e Diocesi di Padova. Dopo aver frequentato il Seminario Minore di Padova, ha concluso il ciclo di studi in Filosofia e Teologia presso il Seminario Maggiore. È stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1990 per la Diocesi di Padova.
Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Assistente nel Seminario Minore di Padova (1995-1998); Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto; dal 2000, Missionario fidei donum in Ecuador per seguire il processo formativo dei seminaristi della Diocesi di Tulcán nel Seminario Nuestra Señora de la Paz ed insegnare di materie filosofiche e teologiche; Rettore del Seminario Maggiore e Collaboratore Pastorale nelle Parrocchie di Tulcán; Coordinatore degli studi e membro del Collegio dei Consultori.
PER APPROFONDIRE: Oppido – Palmi, monsignor Giuseppe Alberti è il nuovo vescovo
È stato inoltre membro dell’organizzazione e del coordinamento della fase diocesana e nazionale del III Congresso Missionario Americano di Quito (2008); dal 2011, Moderatore dell’Unità Pastorale di Villafranca Padovana; dal 2013, Vicario Foraneo del Vicariato di Limena. Attualmente è Parroco di Santa Maria Assunta in Solesino.
L’Agnus Dei, simbolo dell’innocenza e della mansuetudine, trova in Cristo il suo pieno compimento. Il Signore è l’Agnello immolato che dona la vita per i fratelli, modello di dono e di servizio di colui che ‘ama sino alla fine’. È l’Agnello pasquale che reca i segni della vittoria della Risurrezione.
La conchiglia è segno del dono battesimale che attraverso l’acqua infonde vita nuova a chi la riceve con l’apertura della fede. Ricorda anche la prima evangelizzazione che sempre è chiamata a rinnovarsi in contesti di cambiamento come nuovo annuncio del Vangelo che libera e salva. Il mastio e la palma, congiunti, esprimono la realtà diocesana che unisce Oppido a Palmi. Più profondamente la torre esprime la forza di Dio che infonde stabilità e fermezza, difende e dona coraggio. La palma è sinonimo di vittoria, di rigenerazione e di immortalità.
La stella rappresenta la figura di Maria che appare come segno luminoso nel cielo del mattino, aurora di speranza per la Chiesa in cammino. Le otto punte alludono alla pienezza che è Cristo risorto nell’orizzonte dell’umanità, modello di vita nella ‘magna carta’ delle beatitudini evangeliche. La croce unisce e sintetizza la simbologia araldica che trova nella Pasqua il suo inizio e il suo fine, il principio del-la creazione, il compimento della storia della salvezza.
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