
Bergamotto, il presidente del Consorzio Pizzi: «Tesoro da difendere, Reggio Calabria profuma il mondo»
Il presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi, ripercorre i
È stata formalmente consegnata oggi l'area del cantiere alla ditta che si è aggiudicata l'appalto dei lavori per il completamento del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria.
I lavori sono stati affidati dall'Unità tecnico-amministrativa del Consiglio dei ministri che, nei mesi scorsi, si è occupata della pubblicazione della gara d'appalto e dell'aggiudicazione. Due erano state le offerte presentate entro il 12 febbraio.
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La procedura di gara per i lavori del nuovo e atteso Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria era stata avviata il 18 dicembre con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Il bando prevedeva che, una volta individuato il migliore offerente, questi avrebbe dovuto redigere un progetto esecutivo entro 40/50 giorni prima dell'avvio dei lavori.
Due le tappe fondamentali, propedeutiche alla formale riapertura del cantiere del nuovo Palazzo di Giustizia: la sottoscrizione del protocollo tra l'amministrazione comunale e l'allora ministro della giustizia Marta Cartabia nel 2021 e, più di recente, nel novembre 2023, la sottoscrizione, presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria, alla presenza del viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e dei vertici del Ministero della Giustizia, dell'atto di cessione di diritti reali con il quale il Comune di Reggio Calabria ha trasferito allo Stato, a titolo gratuito per 99 anni, la proprietà di alcuni edifici già esistenti e di altre strutture ancora in fase di realizzazione.
La firma dell'intesa ha dunque chiamato in causa direttamente il dicastero di via Arenula per quanto concerne la fase finale dei lavori con la riapertura dell'importante cantiere che, dopo alterne vicende, è rimasto chiuso per troppi anni e adesso si spera possa consentire il completamento dell'opera ferma al 75%.
L’accordo con il ministero, aveva spiegato proprio al nostro giornale l'assessore delegato Carmelo Romeo, «tutela le casse del Comune dai possibili effetti del contenzioso. In caso di condanna, infatti, l’ente potrà attingere alle risorse inizialmente destinate al completamento dell’opera» ferme come una sorta di “tesoretto”.
Ci vorranno due anni e mezzo («il 2027 data plausibile» secondo i tecnici) per completare i lavori e consegnare, finalmente, il nuovo palazzo di Giustizia dopo un’attesa ultraventennale. I lavori partiranno entro il 2024, è stato assicurato dai progettisti dall’Uta (Unità tecnica amministrativa) della Presidenza del Consiglio dei ministri con sede a Napoli.
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L'appalto per un importo complessivo di oltre 61 milioni 756 mila euro è stato affidato lo scorso 4 giugno dall'Unità tecnico-amministrativa della presidenza del Consiglio dei ministri (presidente della Commissione Luigi Roma) al Raggruppamento temporaneo di imprese composto dalle società Ingegneria Costruzioni Colombrita srl in qualità di capogruppo mandataria, Consorzio Stabile Progettisti Costruttori, GIS Design srl e Studio Tecnico Ing. Umberto Lisa (mandanti).
Un incontro con Unità tecnica amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Sindaco di Reggio Calabria e metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha proseguito l’interlocuzione che porterà alla firma del contratto per la consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice che completerà i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, nella zona del CeDir.
Alla riunione hanno partecipato l’assessore comunale di Reggio Calabria, Carmelo Romeo, con delega specifica al nuovo Palazzo di Giustizia, ed il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace. L’incontro reggino è servito anche per preparare nel dettaglio la firma ufficiale del contratto che sarà concordata, entro la fine del mese, con il Ministero della Giustizia, nella qualità di Stazione unica appaltante.
Successivamente ci sarà l’avvio formale dei lavori. La gara è già stata aggiudicata con decreto e il soggetto aggiudicatario, insieme all’Uta, è già entrato quest'oggi nell’area cantiere per la verifica dello stato dei luoghi e l’organizzazione degli interventi preliminari. Primo classificato della gara è il RTI composto dalle società: Ingegneria costruzioni Colombrita srl, capogruppo mandataria; Consorzio stabile progettisti costruttori, mandante, GIS Design srl, mandante, Studio Tecnico Ing. Umberto Lisa – mandante.
Il percorso attuale è stato avviato nel 2021, quando l’Amministrazione comunale, anche a seguito dei ritardi per la conclusione dei lavori e dei diversi ricorsi giudiziari con la ditta che non li aveva ultimati, decise di ricorrere ad un Ente terzo che potesse parallelamente al percorso del contenzioso avviare delle nuove procedure di gara.
“Il contenzioso - ha detto l’assessore Romeo - è ancora fermo al Tribunale delle Imprese di Catanzaro, mentre i lavori che riprenderanno in questo mese di settembre, con la consegna alla nuova ditta, saranno completati in circa due anni e mezzo”.
Nel corso di questo ultimo periodo sono stati diversi i sopralluoghi effettuati insieme all’Uta della Presidenza del Consiglio dei ministri, sia per verificare lo stato dell’arte della struttura che rappresenta, insieme al Museo del Mare, la più importante opera pubblica per la città di Reggio Calabria, come anche per l’elaborazione un progetto specifico sui rimanenti interventi da effettuare, anche per adeguarli all’attuale normativa.
“Il rapporto con questa opera pubblica - ha evidenziato il sindaco Falcomatà - è molto importante, puntiamo ad offrire, in un corretto gioco di squadra istituzionale, un servizio decisamente migliore a tutto il settore della Giustizia. Ecco perchè l’attenzione sul nuovo Palazzo di Giustizia resta alta. Occorre lanciare un segnale forte che lo Stato, in tutte le sue diramazioni, è presente ed è al fianco dei tantissimi cittadini onesti”.
“Nel frattempo - ha detto il primo cittadino - abbiamo provveduto, per come di nostra competenza e nell'ottica di una proficua sinergia istituzionale, a garantire spazi più adeguati per gli uffici giudiziari”. E’ stato anche ricordato l’iter che ha portato all’accordo con il Ministero della Giustizia per il completamento del Palazzo di Giustizia, avviato dopo la sottoscrizione del primo protocollo con l’allora ministro Cartabia nel 2022, e successivamente a fine del 2023 con la presentazione alla presenza del viceministro della Giustizia Sisto, del progetto esecutivo presso la Corte di Appello di Reggio Calabria, e con la sottoscrizione dell’atto di cessione dei diritti reali, a titolo gratuito, da parte del Comune allo Stato, per 99 anni. Contestualmente il Ministero della Giustizia ha preso in consegna dall’Agenzia del Demanio l’intero compendio, per realizzare e completare le opere che ancora sono necessarie per l'ultimazione della struttura.
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