Avvenire di Calabria

Oggi è la Giornata internazionale dei parchi, aree naturali da valorizzare anche in Calabria

Parchi naturali in Calabria, patrimoni da conoscere e valorizzare

Sono tre, lungo tutta la regione, e raccontano una straordinaria storia di bellezza e biodiversità

di Redazione Web

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Oggi è la Giornata internazionale dei parchi, aree naturali da valorizzare anche in Calabria. Sono tre, lungo tutta la regione, e raccontano una straordinaria storia di bellezza e biodiversità.

Parchi naturali in Calabria, scopri quali sono

Quando si pensa alla Calabria, la mente cade inevitabilmente sulle magnifiche coste dal mare cristallino, all’ineguagliabile varietà delle coste e dei paesaggi. Ma la Calabria è stata da sempre sinonimo di natura incontaminata, di monti dalla vegetazione intatta, di roccia viva, corsi d’acqua limpida, ricca fauna, paesaggi inaspettati e mozzafiato. 


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Oggi la Calabria, oltre alle innumerevoli aree protette cosiddette minori, ospita ben tre Parchi Nazionali: il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale della Sila e il Parco Nazionale dell’Aspromonte, per un totale di circa 240.000 ettari di superficie.

Il Parco Nazionale del Pollino

Istituito nel 1993, quello del Pollino è il Parco Nazionale più grande d’Italia. Si estende per una superficie di circa 200.000 ettari tra la Calabria e la Basilicata e comprende i Massicci del Pollino e dell’Orsomarso. Con un’estensione che va dal Mar Ionio al Mar Tirreno; ha come vetta la Serra Dolcedorme (2.267 m slm) a cavallo tra i Comuni di Castrovillari e Cerchiara di Calabria, in provincia di Cosenza.

Il Parco si caratterizza per la ricchezza di rocce dolomitiche e la presenza di gole percorse da corsi d’acqua di assoluto fascino, che continuano anche al di là dei confini del Parco. Ne sono esempio il fiume Lao, famoso tra gli amanti del rafting, e le Gole del Raganello, tra i Comuni di San Lorenzo Bellizzi, Civita e Cerchiara di Calabria. E poi una vegetazione di estremo fascino, fatta di faggiabeti bianchicerri e lecci; ma soprattutto del maestoso Pino Loricato, il simbolo del parco.

E ancora una infinita varietà di fauna di montagna, come il Lupo, la Volpe, il Capriolo; uccelli, come il Picchio Nero, presente solo in Calabria, Basilicata e sulle Alpi; rapaci, come l’Aquila Reale, la Poiana, il Falco Pellegrino e tanti altri. Infine, il territorio del Parco Nazionale del Pollino include numerosi centri abitati di estremo interesse per storia, cultura, religione, tradizioni e cucina. Un luogo magico per praticare il trekking, il rafting, il torrentismo estremo, le visite a borghi incantati. Dal 2015, il Parco Nazionale del Pollino è nella Rete dei Geoparchi Mondiale dell’UNESCO.


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Il Parco Nazionale della Sila

I quasi 74.000 ettari del Parco Nazionale della Sila, sono suddivisi tra province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. L’Altopiano della Sila, tra le aree naturalistiche più rigogliose d’Europa è stato inserito dall’UNESCO tra le Riserve della Biosfera nella Rete Mondiale dei siti di Eccellenza. Il nome deriva dalla parola osca “Silva”, cioè “Selva”.

Il suo territorio, suddiviso nelle grandi aree della Sila Piccola, Sila Grande e Sila Greca, custodisce da sempre tesori di inestimabile bellezza: la natura e il rapporto che l’uomo ha da sempre con le sue espressioni.

Boschi impenetrabili, pittoreschi laghi, aria purissima, abbracciano le opere dell’uomo, le tradizioni e le religioni.

La Sila è il luogo ideale per il trekking, la mountain bike, per il campeggio, grazie alla vasta rete di sentieri segnalati, ai corsi d’acqua pura e gelida anche d’estate. Un Parco Nazionale fatto anche di innumerevoli luoghi che hanno molto da raccontare in termine di storia, e tanto da offrire nell’enogastronomia. Sono inoltre presenti strutture per praticare gli sport invernali a Camigliatello Silano, Villaggio Palumbo e Lorica.

E come non ricordare i pittoreschi laghi Arvo, Ampollino e Ariamacina, i paesaggi che richiamano quelli alpini, le valli piene di vita, la ricchezza d’acqua? E ancora la maestosità dei Giganti della Sila, le tracce bizantine, le abbazie, il barocco di Mattia Preti, i canyon,  la storica linea ferroviaria e l’epopea della produzione del legno, le tradizioni ancestrali della pastorizia e quei corridoi che in meno di un’ora di auto portano dalle spiagge caraibiche della costa alla natura più incontaminata. Questo e tantissimo altro è il Parco Nazionale della Sila.


PER APPROFONDIRE: Un Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, ascolta il podcast


Il Parco Nazionale dell’Aspromonte

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte è un’area protetta di circa 64.000 ettari ricadente nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il Massiccio dell’Aspromonte, denominato anche Alpi Meridionali o Alpi Calabresi, è un vero concentrato di natura incontaminata e borghi antichi. La sua posizione unica, regala le emozioni dei panorami sconfinati verso il il Mar Ionio, il Mar Tirreno, lo Stretto di Messina e la Sicilia.

Il territorio dei 37 Comuni che costituiscono il Parco Nazionale dell’Aspromonte, regalano bellezze di ogni tipo. Per esempio a San Luca, patria del grande Corrado Alvaro, si erge la Pietra Cappa, il più grande monolite d’Europa. Poi le testimonianze della grande storia racchiusa nei borghi affascinanti come Gerace, Scilla, San Giorgio Morgeto, solo per citarne alcuni. Di grandissimo impatto visivo e sicuro fascino sono gli immensi letti bianchi delle fiumare, che si distendono su traiettorie sinuose tra i fronti dei monti, regalando magnifiche vedute di paesi vissuti e abbandonati. E come dimenticare un’altra grande ricchezza di questi luoghi: l‘anima grecanica della Calabria, con i borghi di Bova, Staiti, Bruzzano Zeffirio, Oppido Mamertina, Roccaforte del Greco, per citarne alcuni.

E ancora luoghi di importanza religiosa, come il Santuario di Polsi, e l’esplosione d’arte del MUSABA di Mammola. Ma questa ricchezza non può offuscare l’espressione di potenza che la natura impone in Aspromonte. Tra boschi fittissimi, cascate, panorami mozzafiato, è un paradiso per gli amanti del trekking. Una vegetazione così florida e intensa da far dimenticare la posizione nel bel mezzo del Mediterraneo. A rinfrescare la memoria ci pensa la pista da sci di Gambarie, dalla quale è possibile scivolare verso valle con lo splendido panorama dello Stretto di Messina, del mare e della Sicilia.

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