
Oltre l’assenza, il volto comunitario del “dopo di noi”
Disabilità, costruire oggi per garantire il “dopo di noi”
La Piccola Opera Papa Giovanni si preparerà in questi mesi a rinnovare il suo impegno sociale e a festeggiare il 50° anno della sua costituzione. Ricorrendo questo compleanno speciale, tra le diverse iniziative, si pone l’obiettivo di realizzare un parco giochi integrato, per far sì che tutti i bambini apprendano, giocando, i valori dell’integrazione, della prossimità e del rispetto dell’ambiente.
L’invito rivolto agli Enti Pubblici e a tutti i reggini è quello di sentire proprio il progetto del Parco, concorrendo e contribuendo alla realizzazione di quello che diverrà un bene comune accessibile a tutti.
Il progetto, che si presenta come innovativo e partecipato, è infatti condiviso con il Comune di Reggio Calabria e vede la collaborazione di diverse figure istituzionali e professionali, come il Laboratorio Reghium Accessibility Lab (RAL) dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Va inoltre sottolineato che il progetto del Parco Giochi si basa su concetti quali integrazione, accessibilità ed ambiente, a cui si è aggiunto un quarto, nato dalla definizione di alcune potenzialità che il parco porta in sé, ovvero la didattica. Il parco sarà, infatti, nella sua totalità, una grande occasione non solo di divertimento, ma anche e soprattutto di “apprendimento”. L’attività didattica sarà attuata attraverso l’uso di giochi particolari, attraverso le sperimentazioni teoriche e pratiche della fattoria didattica e attraverso l’organizzazione di eventi e incontri tematici. I giochi installati, vanno dalla carrucola con cui sperimentare la capacità di sollevare grossi pesi con poca fatica alla bicicletta giroscopica che evidenzia gli effetti legati ai moti di rotazione, dal dondolo che applica le leggi fisiche della leva ai tubi portavoce tra loro collegati, per finire con quegli strumenti che attraverso semplici azioni possono permettere ai bambini di testare e capire meglio i meccanismi della vista e degli effetti ottici. L’area destinata alla fattoria didattica, in particolare, consentirà la realizzazione di itinerari educativi che approfondiscono temi diversi legati al rapporto tra l’uomo e la natura. La fattoria diventa così un grande e accogliente “laboratorio all’aperto”, dove si realizza un’esperienza educativa che stimola la naturale curiosità dei visitatori, la loro propensione ad “apprendere giocando”.
Il prossimo 26 settembre, data significativa perché ricorre la nascita del Fondatore don Italo Calabrò, sarà così posta la prima pietra del parco giochi, alla presenza di tutte le Autorità Civili e Religiose.
Disabilità, costruire oggi per garantire il “dopo di noi”
A fine 2024, la comunità diocesana reggina e il mondo del volontariato hanno salutato per l’ultima volta un grande amico di tutti, soprattutto degli ultimi.
Un’occasione speciale per ricordare il messaggio di amore e solidarietà di don Italo Calabrò, prete