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I lavori a Piazza Garibaldi e Piazza De Nava sono due progetti di riqualificazione destinati a cambiare il volto di Reggio Calabria. Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico e responsabile scientifico degli scavi di Piazza Garibaldi, spiega perché.
Piazza De Nava è uno dei due progetti, insieme a piazza Garibaldi, sul quale ho iniziato a lavorare da Sovrintendente. Sarà consegnata alla città entro la fine dell’anno. La riqualificazione restituirà uno spazio fondamentale alla cittadinanza.
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Un primo assaggio l’abbiamo sabato di festa con il passaggio dell’Effigie della Madonna della Consolazione davanti al Museo, resa possibile dall’apertura della strada.
L’auspicio è che questo spazio diventi parte integrante dell’offerta culturale della città. Piazza De Nava si presta a ospitare eventi all’aperto. Consentirebbe al Museo che conta di spazi limitati potersi aprire davvero alla città. Abbiamo già in mente una programmazione. L’ambizione è che possa avere ricadute positive per il territorio, con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio.
Dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno con il completamento del restauro delle strutture e la sistemazione dell’area in vista della fruizione collettiva.
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I lavori riprenderanno a breve dopo una breve sospensione, e l’obiettivo è completare l’intervento archeologico e la sistemazione dell’area entro la scadenza prevista.
L’elemento più rilevante è sicuramente il tempio su podio di età imperiale risalente tra il I secolo a.C e il I secolo d.C. Questo tipo di struttura, che possiamo trovare in molti siti archeologici simili, presenta uno zoccolo e un podio che sorreggevano il tempio vero e proprio e conserva una parte della scalinata. Anche se sono rimasti solo alcuni frammenti, grazie allo studio di questi elementi possiamo ricostruire la storia della struttura e il contesto in cui si trovava: una grande area sacra rimasta tale almeno fino al III secolo.
Abbiamo rinvenuto una serie di strutture che raccontano diverse epoche della città. Si tratta di muretti, vasche e cisterne, che suggeriscono un’attività artigianale risalente al periodo tardoantico e medievale. Inoltre, sono state trovate tracce di canali di scolo più recenti, che portavano l’acqua verso il mare.
La piazza sarà dotata di una balaustra e passerelle per permettere l’osservazione degli scavi. Si pensava che l’area, inizialmente destinata a parcheggio, fosse priva di interesse, ma abbiamo recuperato uno spazio monumentale e culturale di altissimo livello che darà il benvenuto ai visitatori che arriveranno in treno, considerata la vicinanza alla stazione centrale.
Nel nuovo allestimento, che sarà completato entro il 2026 con fondi PNRR, dedicheremo uno spazio specifico agli scavi di Piazza Garibaldi. Sarà un’opportunità per raccontare la storia del tempio e dell’area circostante.
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Inoltre, non escludiamo di organizzare una mostra interamente dedicata agli scavi di Piazza Garibaldi, per offrire ai visitatori una panoramica completa delle scoperte fatte e dell’importanza di quest’area nel contesto storico di Reghium Julii.
Come direttore scientifico, mi aspetto che il comune riqualifichi l’area circostante che dovrà inglobare gli scavi, valorizzandoli come prima tappa di un itinerario archeologico culturale che coinvolga anche gli altri siti di interesse delle città e quindi si concluda al Museo Archeologico. Sarebbe un biglietto da visita straordinario per chi verrà a visitare Reggio Calabria.
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