Avvenire di Calabria

Ad annunciarli è il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini che oggi ha fatto tappa sullo Stretto

Pioggia di miliardi per le Infrastrutture di Calabria e Sicilia

Prima l'appuntamento a Gioia Tauro accompagnato dal governatore calabrese, Occhiuto, poi il passaggio nella dirimpettaia Messina

di Redazione Web

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Pioggia di miliardi per le Infrastrutture di Calabria e Sicilia. Ad annunciarli è il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini che oggi ha fatto tappa sullo Stretto. Prima l'appuntamento a Gioia Tauro accompagnato dal governatore della Calabria, Occhiuto, poi il passaggio nella dirimpettaia Messina.

Pioggia di miliardi per le Infrastrutture di Calabria e Sicilia

"Ci sono investimenti di quasi 7 miliardi in Sicilia che hanno a che fare con l'alta velocità Palermo, Catania, Messina, il miglioramento della portualità e tanti altri aspetti, e naturalmente gli investimenti per migliorare la rete stradale. Ce ne saranno altri 7 miliardi anche per la Calabria e questo dà l'idea dell'investimento che stiamo facendo per tutto Mezzogiorno".


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«C'è una forte sinergia istituzionale con la Regione Calabria». Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, giunto stamane a Gioia Tauro (in provincia di Reggio Calabria) per visionare i lavori del nuovo bacino di carenaggio, una delle prime opere in Italia in via di ultimazione finanziata con i fondi del Pnrr.

Il ministro, accompagnato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e dal presidente dell’Autorità portuale, Andrea Agostinelli, ha inoltre assicurato il rapido avvio dei lavori del collegamento del porto alla rete ferroviaria nazionale per ampliare le soluzioni intermodali.


PER APPROFONDIRE: Criticità irrisolte. Gattuso: «La Statale 106 fuori dal Pnrr»


La visita a Messina

Il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini, a Messina per l'inaugurazione della nave green Iginia, ha aggiunto: "Come ministero abbiamo scelto non di stare al 40 per cento delle quota per il Mezzogiorno dei finanziamenti Pnrr, ma siamo al 55 per cento. Questo non è frutto di un algoritmo ma una scelta. Quindi la Sicilia è un luogo di investimento molto forte e ringrazio la Regione Siciliana per la collaborazione che abbiamo instaurato anche con punti di vista spesso diversi. Sono mesi che stiamo lavorando intensamente perché nei prossimi anni ci saranno molti altri finanziamenti con il fondo sviluppo e coesione e con il nuovo approccio del Pnrr, se non hai i progetti non hai fondi.
Dobbiamo investire quindi sulla progettualità".

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