Avvenire di Calabria

L’interrogativo dopo anni di rinvii e silenzi attorno a un’opera strategica per il fronte mare per la città

Reggio Calabria, per il Ponte sul Calopinace attesa infinita: verso la svolta?

Nei giorni scorsi sistemata l'area di cantiere in attesa delle gru che dovranno posizione travi e impalcato

di Francesco Chindemi

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Quando sembra che si sia finalmente a un passo dalla posa delle travi e dell’impalcato, cala di nuovo il silenzio attorno al ponte più atteso dalla comunità reggina. Non il celebre Ponte sullo Stretto, ma un piccolo ponticello di appena 30 metri, strategico però per raccordare il Parco Lineare Sud e l’area del Tempietto, recentemente riqualificati. Un’opera chiave per garantire quella continuità lungo il fronte mare tanto annunciata dall’attuale amministrazione comunale.



Il progetto avrebbe dovuto vedere la luce già cinque anni fa, ma fu bloccato da un lungo contenzioso, superato grazie all’intervento nell’ultimo anno dell’assessore ai lavori pubblici Franco Costantino, prima delle sue dimissioni. Un percorso tracciato, ma da Palazzo San Giorgio continua a regnare il massimo riserbo. «Quasi fosse un’operazione segreta... e forse, a questo punto, lo è davvero!», commenta con una punta di ironia un jogger mattutino, nel vederci fotografare e osservare l’area di cantiere “coperta” sul lato nord da un telo verde.


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Eppure, affacciandosi oltre la ringhiera, si nota come anche il versante sud del torrente Calopinace sia stato sistemato, pronto per la seconda fase dei lavori. L’ipotesi di un completamento entro l’estate resta plausibile, ma il condizionale è d’obbligo, come suggeriscono fonti interne al Comune. Da quanto appreso – e almeno questo non è un mistero, visto che era stato confermato ad Avvenire di Calabria dallo stesso Costantino – le travi e l’impalcato sarebbero pronti già da gennaio/febbraio.

Inizialmente, la soluzione individuata prevedeva l’accesso di una gru direttamente nell’alveo del torrente per posizionare le travi prelevandole dai mezzi in strada. Ma l’ipotesi si è rivelata insostenibile dal punto di vista statico. Si è dunque optato per una nuova configurazione: saranno due le gru speciali impiegate, posizionate sui due argini – lato Parco Lineare Sud e lato lungomare – per sollevare e collocare le travi. I lavori di predisposizione sono partiti nelle scorse settimane, anche grazie al varco già aperto nella zona sud.



È questa la fase più delicata dell’intervento, il cui progetto, approvato nel 2016 per un importo di 450 mila euro, era stato aggiudicato nel 2020 con tempi previsti di 120 giorni. Diventati, nei fatti, infiniti. Ma forse, stavolta, ci siamo davvero.

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