Avvenire di Calabria

Primo incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con i vertici dei sindacati sulla mega opera

Ponte sullo Stretto, transitabile già nel 2032?

Per Matteo Salvini tempi (quasi) certi per l'attraversamento stabile tra Calabria e Sicilia

di Francesco Chindemi

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Il Ponte sullo Stretto? A sentire Salvini sarà transitabile "già" a partire dal 2032. Il ministro delle infrastrutture che ha incontrato i sindacati però aggiunge: «se tutto va bene…».

Da Salvini tempi (quasi) certi per il collegamento stabile tra Reggio e Messina

L'infrastruttura, al momento, continua a rimanere nel novero della fantasia, ma per il ministro delle infrastrutture e trasporti Salvini, che ha incontrato a Roma i sindacati, è finito il tempo delle utopie. Il Ponte sullo Stretto, ha assicurato, sarà transitabile tra meno di 10 anni. È, davvero, la volta buona? Intanto il Governo ha rispolverato il progetto e riesumato la Società "Stretto di Messina". Il dibattito, tra favorevoli e contrari, si è riacceso. C'è anche la stima di quanto, conti alla mano, verrebbe oggi a costare il collegamento stabile tra Reggio Calabria e Messina: 14 miliardi di euro.


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Un'opera, nelle intenzioni del governo Meloni, tornata ad essere prioritaria per lo sviluppo di Calabria e Sicilia. Così, almeno, la nuova (non più di tanto) prospettiva. Oggi, intanto, si è aggiunto un nuovo capitolo alla questione, proprio mentre in Calabria c'è preoccupazione nei territori per la paventata chiusura, fino a luglio inoltrato, di una strada di collegamento fondamentale per il pendolarismo, l'economia ed il turismo considerata anche l'imminenza della stagione estiva: la Strada di collegamento veloce Jonio-Tirreno che collega la Piana di Gioia Tauro alla Locride.

Calabria, inoltre, alle prese con la sicurezza di altre importanti arterie stradali, alla luce del recente crollo di un viadotto inaugurato appena nel 2016, lungo il tratto di statale "Sila-Mare" nel cosentino, per fortuna senza conseguenze per gli automobilisti in transito (è di oggi la notizia che la Guardia di Finanza hanno acquisito, negli uffici del Dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici della Regione Calabria e della Struttura territoriale Calabria dell'Anas di Catanzaro, atti e documenti inerenti). Per non parlare, infine, del capitolo Statale 106.

Ponte sullo Stretto, Salvini incontra i sindacati

Ma torniamo alla questione Ponte, in qualche mondo legata anche a queste altre "emergenze" infrastrutturali del territorio calabrese. Questa mattina, presso la sede del ministero delle Infrastrutture a Roma, si è svolto il primo incontro con le Organizzazioni sindacali promosso dal ministro Matteo Salvini. Al tavolo erano presenti il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, accompagnato dal Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo; il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra; il Vicesegretario generale della Cgil, Gianna Fracassi e il Segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.

Matteo Salvini, durante l'incontro con i sindacati al ministero, Roma (foto Ansa)

L’incontro, il primo di una serie che vedrà un secondo appuntamento nel mese di giugno, è servito  per fare il punto sulle infrastrutture del Paese, su tutti gli interventi più significativi e che tengono conto anche delle tratte finanziate con fondi Pnrr, sulla riforma del Codice degli appalti e sul Ponte sullo Stretto.

Statale 106, una questione di risorse

Il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri ha giudicato “positivo” il confronto sugli investimenti previsti nel Paese. «Abbiamo chiesto - ha detto Bombardieri - quando dovranno essere consegnate le opere e quanta occupazione si farà. La sicurezza è fondamentale per affrontare i cantieri. Abbiamo sottolineato al ministro che siamo a favore degli investimenti, ma siamo convinti che prima del Ponte sullo Stretto, ci sono strade e ferrovie da finire in Calabria e in Sicilia. Da parte nostra non c’è nessuna chiusura, anzi consideriamo lo sviluppo del Mezzogiorno una condizione fondamentale per la ripartenza del Paese ma, allo stesso tempo, siamo convinti che il miglioramento delle opere infrastrutturali viaria e ferroviarie non possa fermarsi ad Eboli».

Per la Uil, infatti, la realizzazione dell’attraversamento stabile fra la Sicilia e la Calabria deve camminare di pari passo con una serie di interventi sul piano delle infrastrutture viarie e ferroviarie. In particolare il Segretario generale della Uil ha ricordato al Ministro per le Infrastrutture la carenza di risorse che sono state destinate al completamento della Strada statale 106. 

Da sinistra, Biondo e Bombardieri (Uil) presso la sede del Mit a Roma

Allo stato attuale, infatti, sono stati previsti investimenti per il completamento per il terzo macro lotto Roseto Capo Spulico-Sibari; 220 milioni di euro, dilazionati in sei anni, per l’ammodernamento del tratto compreso fra Catanzaro e Crotone; tre miliardi di euro in legge di bilancio, dilazionati in 15 anni, per il tratto Catanzaro-Sibari ma, allo stato attuale, manca la copertura finanziaria per la progettazione e la realizzazione del tratto Crotone-Sibari e di quello Catanzaro-Reggio Calabria.

La posizione della Uil sulla Strada statale 106 è stata chiara. Al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato chiesto di procedere in maniera organica sul finanziamento, la progettazione e la realizzazione delle opere su tutto il tratto calabrese della Strada statale 106, attraverso la predisposizione di una Legge quadro che stabilisca un finanziamento pluriennale utile alla finalizzazione dei tratti non progettati e non cantierizzati sino ad oggi.

Netta la chiusura della Cgil

Sul Ponte sullo Stretto, è netta, invece, la chiusura da parte della Cgil. Lo ha ribadito, a margine dell'incontro con Salvini, il vicesegretario generale, Gianna Fracassi. «Abbiamo posto al ministro in modo dialettico che ci sono dei temi su cui la Cgil non è d’accordo. Ci sono delle priorità al Sud per garantire le mobilità, attraverso il rafforzamento della viabilità viaria, stradale, per consentire la mobilità a quelle Regioni, tra cui Sicilia e Calabria».


PER APPROFONDIRE: Infrastrutture in Calabria, la proposta di Unioncamere


«Se questa è la priorità, francamente credo che il Ponte sullo Stretto non sia una priorità. Questo è il nostro punto di vista e dato che costa tante risorse, in questa fase è necessario dare una risposta oggi alla mobilità di popolazioni che sono escluse da questa possibilità e dallo sviluppo industriale». (foto ANSA)

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