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Il Sul Trasporti accende i riflettori sullo sviluppo del porto di Gioia Tauro, sottolineando come gli investimenti e la crescita del traffico siano frenati da lungaggini burocratiche. Il sindacato sollecita l'intervento del Governo per accelerare le opere strategiche e garantire stabilità all’Autorità Portuale.
Dopo anni di sacrifici e incertezze, il porto di Gioia Tauro si conferma un’infrastruttura chiave per lo sviluppo economico della Calabria e del Mezzogiorno. «Grazie alla professionalità dei lavoratori portuali, agli investimenti dell’Autorità Portuale, del Gruppo Aponte e del Gruppo Grimaldi», afferma in una nota il Sul, il traffico è in aumento e l'occupazione sta crescendo.
La trasformazione del porto da terminal per contenitori e autovetture a hub polifunzionale è ormai una realtà, frutto di una visione strategica a lungo termine. Tuttavia, ancora secondo il Sul Trasporti, «il processo di rilancio è ancora ostacolato da lungaggini burocratiche, che rischiano di rallentare opere fondamentali per il futuro dello scalo».
Gli investimenti già finanziati ammontano a svariati milioni di euro e includono interventi cruciali come la ristrutturazione delle banchine Ro-Ro e il completamento del piazzale retrostante la banchina di ponente. Il progetto più rilevante, dal valore di 110 milioni di euro, riguarda la resecazione delle banchine di ponente, ma è fermo da due anni in attesa del parere del Ministero dell’Ambiente e privo di finanziamenti.
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L’Autorità Portuale ha avviato la progettazione per un centro direzionale, finanziato direttamente, mentre si attendono 50 milioni di euro per la modifica dell’imboccatura del molo sud, il cui progetto definitivo è atteso a breve. Il Sul Trasporti sottolinea che, con un intervento deciso del Governo e dei ministeri competenti, la burocrazia potrebbe essere superata, consentendo una celerità maggiore nella realizzazione delle opere.
La visita, domani mattina, a Gioia Tauro del viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, rappresenta un’occasione importante per riportare l’attenzione del Governo sul futuro dello scalo. Il sindacato auspica che «il suo impegno si traduca in azioni concrete per sostenere l’imprenditoria locale e creare nuova occupazione».
Tra le priorità segnalate dal Sul Trasporti vi è l’attivazione dell’Agenzia Portuale, che potrebbe impiegare circa 120 lavoratori per garantire manodopera specializzata alle imprese portuali nei momenti di picco lavorativo.
Il sindacato esprime preoccupazione per l’eventuale cambio al vertice dell’Autorità Portuale, temendo che possa rallentare il consolidamento del porto e compromettere l’iter di realizzazione delle opere in programma. «La politica nazionale, regionale e territoriale ha la responsabilità di mantenere stabilità nell’area», sottolinea il Sul Trasporti, che chiede meno parole e più fatti per garantire sviluppo, occupazione e competitività al porto di Gioia Tauro.
Il sindacato conclude ribadendo che non resterà a guardare, vigilando affinché gli impegni presi vengano rispettati e il porto possa continuare la sua crescita senza ulteriori ostacoli burocratici.
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