Avvenire di Calabria

Nei giorni scorsi si è conclusa la fase di confronto preliminare all'approvazione del Piano per la mobilità sostenibile

Dalla tangenziale A2-Ss106 al trasporto integrato sullo Stretto, ecco cosa prevede il Pums

Il prossimo passaggio è l'aula di Palazzo Alvaro, a ottobre il via libera della Regione Calabria per la Vas

di Redazione Web

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La Città metropolitana di Reggio Calabria ha concluso nei giorni scorsi gli incontri partecipativi, propededutici alla definizione del Pums, ovvero il Piano urbano per la mobilità sostenibile.

Al confronto hanno preso parte rappresentanti degli ordini professionali tecnici, mondo accademico, stakeholders territoriali che hanno offerto un proprio contributo per ulteriori suggerimenti e integrazioni, ponendo degli spunti che saranno valutati in fase di definizione del Pums.


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Il piano, attualmente in "bozza", ha già ottenuto ad agosto il via libera sulla Valutazione ambientale strategica (Vas) da parte della Regione Calabria. Spetterà al Consiglio metropolitano esaminarlo e sancirne la definitiva approvazione. Un passaggio non ancora avvenuto.

Il Piano si basa principalmente su quattro assi strategici: le persone, la città, il mare e la montagna, per ognuno dei quali sono state definite specifiche strategie a azioni. Sei invece gli ambiti di intervento: trasporto pubblico metropolitano e mobilità condivisa, mobilità pedonale e spazio condiviso, biciplan metropolitano, trasporto stradale e sicurezza, logistica metropolitana; area integrata dello Stretto.

La valutazione dell'Ordine degli ingegneri

Nell'analisi del Piano, non sono mancate valutazioni e proposte anche da parte dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Reggio Calabria che ha preso parte agli incontri indetti dalla MetroCity sul Piano urbano per la mobilità sostenibile. Il PUMS, definito «strumento strategico di pianificazione metropolitana». descrive una visione del sistema dei trasporti, della mobilità e della logistica in un orizzonte temporale di lungo periodo.

Per gli ingegneri reggini il Pums è «coerente con le indicazioni europee, nazionali e regionali sulla mobilità sostenibile a scala urbana e metropolitana ed è precondizione per accedere ai finanziamenti europei e nazionali; in esso sono riportate le principali strategie, azioni e misure che dovranno essere implementate nel prossimo futuro per affrontare le sfide globali e locali e per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, in accordo con l’Agenda 2030».

Come si sviluppa il Pums della città metropolitana di Reggio Calabria

Gli assi su cui è sviluppato il PUMS di Reggio Calabria sono identificati con quattro parole chiave (persone, città, montagna, mare) che caratterizzano il territorio della Città Metropolitana.

Il Piano rappresenta, in particolare, «la possibilità di risolvere le carenze infrastrutturali del territorio della Città Metropolitana, come emerse ad esempio per l’avvio dei lavori essenziali di messa in sicurezza della galleria della Limina (unica infrastruttura trasversale di collegamento tra la costa jonica e quella tirrenica)».

Dalla tangenziale A2 - Ss106 al trasporto integrato dell'area dello Stretto, gli interventi realizzabili

«È il momento per migliorare l’accessibilità dei territori e per potenziare il ruolo fondamentale della Statale ionica 106», spiegano ancora gli ingegneri. Nel Pums, ad esempio, si prevede la costruzione della strada tangenziale che collegherebbe l’autostrada A2 con la Statale 106 e il completamento dell’asse Salerno - Reggio Calabria (che al momento termina a Villa San Giovanni).


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Il PUMS è, inoltre, «l’occasione per incrementare la competitività del porto di Gioia Tauro (di rilevanza intercontinentale) mediante lo sviluppo delle necessarie vie di comunicazione e per valorizzare le potenzialità offerte dall’area dello Stretto (costituita da circa un milione di abitanti), realizzando un sistema di trasporti integrato, comprendente pure l’Aeroporto dello Stretto (la cui crescita è fortemente connessa al tema dei collegamenti intermodali terrestri e marittimi) e, a completamento del corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo, la linea ad Alta Velocità Salerno - Reggio Calabria - Messina - Catania - Palermo», evidenziano ancora gli ingegneri.

Gli ingegneri di Reggio Calabria: «Pronti a contribuire»

La comunità degli ingegneri di Reggio Calabria accoglie con favore le proposte inserite nel Pums della Città Metropolitana, auspicando altresì che dalla «pianificazione della mobilità si intraprenda una fondamentale riflessione sulla pianificazione dell’emergenza, anche in termini di coordinamento e diffusione dei piani di protezione civile comunale, poiché l’individuazione dei percorsi verso i luoghi sicuri o anche l’adeguatezza delle vie per raggiungere i luoghi dove si è verificato l’evento calamitoso, sono un fattore di assoluta rilevanza per la salvaguardia delle vite umane».

Pertanto, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria «intende affrontare in modo competente le grandi sfide lanciate dal Pums ed offre il contributo dei tecnici dell’intera comunità per supportare il processo avviato e per attuare gli interventi pianificati nelle successive fasi di programmazione, progettazione e realizzazione».

Allo stesso modo gli ingegneri, «anche con gli altri ordini tecnici – Architetti, Agronomi Forestali, Geologi, Geometri e Periti – rimarcando la necessità di interventi decisi e decisivi per la sicurezza del territorio nelle diverse declinazioni – sismica, idraulica, idrogeologica, solo per citarne alcune – sono disponibili a collaborare con Enti pubblici e scuole affinché si diffonda la cultura della sicurezza, consentendo alla popolazione il giusto livello di conoscenza sia nella prevenzione rispetto alle possibili criticità, sia nei comportamenti a seguito del verificarsi di eventi estremi».

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