
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
Negli ultimi anni le richieste di aiuto a Libera sono andate aumentando considerevolmente, tanto da sollecitare un organizzazione più strutturale sui territori e a rendere più organica la risposta di Libera soprattutto in quattro ambiti: sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e racket delle estorsioni; accompagnamento ai familiari delle vittime delle mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia; supporto nel difficile percorso alla denuncia di molti imprenditori e testimoni di giustizia. Nel 2011 è nato così il progetto di Libera «S.o.s. Giustizia – Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata», finanziato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (legge 383/2000 lett f direttiva 2009), che ha permesso l’attivazione in quasi tutte le regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare e offrire consulenza. Questi sportelli in molti casi sono riusciti a restituire speranza e a costruire spazi di economia legale a chi se li è visti rubare per mano mafiosa. Volti, nomi, fatiche, spesso cumuli di macerie, due leggi di riferimento (la 44/99 e la 108/96) in tema di racket e usura, ed uno Stato tartaruga che arriva spesso il giorno dopo, quello in cui si è abbassata la serranda. Questo il mesto ritornello di alcune storie ma non di tutte. Perché le storie di chi ce la fa, seppur tra tante difficoltà, sono tante e commoventi. Sono quelle in cui la società civile e lo Stato si uniscono per fare fronte comune, riuscendo a scrivere pagine di democrazia e libertà per il nostro Paese. In Calabria il servizio regionale ha sede a Reggio in via Paolo Pellicano numero 21h, ed è raggiungibile al numero telefonico 0965330927, oppure all’indirizzo e–mail sportelloreggiocalabria@gmail.com.
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento
In Piazza San Marco, scuole, istituzioni e associazioni insieme per un momento di riflessione e partecipazione civile.