Avvenire di Calabria

Diminuisce la platea dei precettori del Reddito di cittadinanza: il Comune di Reggio Calabria lancia l’allarme

Reddito di cittadinanza, allarme a Reggio Calabria. Il Comune: “Bomba sociale”

L’assessore al Welfare, Demetrio Delfino, intervistato da Il Fatto Quotidiano ha espresso dubbi sui risvolti possibili

di Redazione Web

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Diminuisce la platea dei precettori del Reddito di cittadinanza: il Comune di Reggio Calabria lancia l’allarme. L’assessore al Welfare, Demetrio Delfino, intervistato da Il Fatto Quotidiano ha espresso dubbi sui risvolti possibili.

Reggio Calabria, cosa succederà agli ed percettori del Reddito di Cittadinanza?

Cambiano gli strumenti di contrasto alle povertà, ma quali sono i risvolti nelle città? A Reggio Calabria lo stop al Reddito di Cittadinanza preoccupa il Comune capoluogo che intravede forti difficoltà per le famiglie sostenute dalla misura messa in soffitta dal Governo Meloni.


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L’assessore comunale al Welfare e alle politiche sociali Demetrio Delfino definisce ai microfoni de Il Fatto Quotidiano più volte la situazione come “esplosiva che crea allarme sociale e che getta nello sconforto tantissime famiglie reggine che da domani non sapranno come fare la spesa”.


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L’sms del governo, infatti, “ha scatenato allarmismi e preoccupazione. – spiega l’assessore – Chiaramente noi ancora non siamo preparati a gestire questa situazione. Tutti i comuni si troveranno impreparati. Il nostro appello è quello che il Governo si renda conto che da un giorno all’altro non può tagliare di netto questa misura, né può dire ai Comuni fatevi carico di queste persone perché assolutamente non abbiamo le risorse, non abbiamo il personale e, tra l’altro non sapremmo come fare”.

“La settimana prima si aumentano i vitalizi e la settimana dopo quel poco di reddito di cittadinanza viene tolto. – aggiunge Delfino – Non è un messaggio sociale da dare alla popolazione. Si criminalizza la povertà senza aver fatto in questi mesi nulla sulle politiche attive del lavoro. È questa la preoccupazione maggiore. È un messaggio preoccupante al Sud Italia che è quello che pagherà di più queste scelte governative”

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