
La Curva Sud sarà aperta per la prima gara degli Amaranto
Il consigliere comunale delegato Latella ha ringraziato le autorità per la collaborazione Sono in corso
Per dare un tratto di cosa sia il Melfi di questa stagione, basta dare una rapida occhiata alle statistiche: penultima posizione in classifica, con 27 punti frutto di 7 vittorie, 7 pareggi e 17 sconfitte, 31 centri e 57 reti subite. Con Bitetto, passi avanti se ne erano visti ben pochi, anzi il 6-0 subito a Matera, rappresenta il punto più basso della stagione lucana. Esonerato dopo la sconfitta di Siracusa per 3-1, la decima consecutiva, viene scelto l’ ex amaranto Aimo Diana. Rimasto in riva allo Stretto da calciatore, solo una stagione, nel giugno del 2003, fu tra i protagonisti di Bergamo. Con lui, la squadra nelle ultime gare disputate, ha messo in mostra segni di risveglio importanti - tre successi di fila e il pareggio casalingo contro l'Akragas - che hanno messo in luce una ritrovata solidità difensiva, smentendo quanti non lo ritenevano all’ altezza della situazione per via della sua giovane età. Numeri alla mano di tutto rispetto, quelli dei lucani, che fotografano il buon lavoro svolto dal tecnico bresciano. L’organico è di tutto rispetto, con De Vena, elemento pericoloso, che in passato ha già fatto male agli amaranto. Un pensiero in più per la squadra di mister Zeman. In avanti, Gammone e Foggia completano il reparto avanzato, con Foggia che resta una pedina imprescindibile nell’ economia della squadra. Migliori realizzatori per il club lucano Foggia e De Vena. Una squadra in forma, consapevole di poter dar fastidio agli amaranto. Per il match contro la Reggina, Diana - che potrebbe giocarsela con un 4-3-3 - riavrà disposizione proprio il primo, l’ex Gragnano, ha infatti scontato il turno di squalifica. In riva allo Stretto, un Melfi che vorrà giocarsi le sue chance, per uscire imbattuto dal Granillo per tentare una disperata salvezza.
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Parere positivo sulla proposta della Reggina 1914 per la rigenerazione del plesso sportivo La Città
L’ex attaccante amaranto, oggi allenatore a Mantova, in riva allo Stretto per ricevere il Premio “Stefano Viola”. L’accoglienza di Falcomatà: «Eroe di una Reggina che ci ricorda chi vogliamo tornare ad essere».