Reggio Calabria Capitale Italiana della Cultura 2027: Palazzo San Giorgio ci crede

Prosegue il lavoro per la candidatura di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027 con il secondo incontro del tavolo promotore, tenutosi a Palazzo San Giorgio con la partecipazione di numerose istituzioni culturali e rappresentanti del territorio.

Un incontro per costruire un progetto condiviso

A Palazzo San Giorgio si è svolto il secondo incontro del tavolo operativo per la candidatura di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027. A presiedere la riunione è stato il sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha fatto il punto sulle attività svolte fino ad oggi e ha ribadito l'importanza di questo progetto per la città.

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All'incontro hanno partecipato rappresentanti di diverse istituzioni e associazioni culturali, tra cui la Camera di Commercio, il Museo Archeologico Nazionale, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, la Consulta Politiche Sociali e Culturali, il Museo Frangipane, il Museo Diocesano, l’Accademia delle Belle Arti, Confindustria, il Planetario Pythagoras, la Fondazione Piccolo Museo San Paolo, oltre ai rappresentanti del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Reggio Calabria, crocevia di culture

Durante la riunione, è stato approfondito il tema centrale della candidatura, ossia Reggio Calabria al centro del Mediterraneo. Questo tema vuole posizionare la città come un baricentro culturale di contaminazione tra diverse culture, riflettendo l'identità reggina arricchita da stratificazioni storiche che affondano le radici nella tradizione magno-greca. L’obiettivo è di proiettare Reggio in un orizzonte inclusivo e accogliente, basato sulla promozione di una cultura di pace, dialogo, solidarietà e integrazione tra i popoli del Mediterraneo.

Valorizzazione del patrimonio culturale

La candidatura di Reggio Calabria come Capitale Italiana della Cultura punta a valorizzare la vasta rete museale cittadina, la collaborazione tra le istituzioni e le realtà associative, i luoghi di interesse culturale, i monumenti e i simboli identitari della comunità. Inoltre, si intende promuovere gli spazi e i beni comuni dove si realizzano eventi, spettacoli e incontri, includendo anche la cultura enogastronomica, con la valorizzazione delle produzioni tradizionali che rappresentano una ricchezza identitaria e un’attrazione turistica.

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Il progetto prevede inoltre di dare risalto ai festival già realizzati e alle collaborazioni con altri enti, continuando a organizzare eventi storicizzati e sviluppando un programma specifico che tenga conto delle particolarità e delle eccellenze territoriali.

Le parole del sindaco Falcomatà

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato l'importanza di questo percorso per il futuro della città: «È un esercizio che ci vede protagonisti e che servirà in ogni caso a fare rete e programmare lo sviluppo della proposta culturale e la valorizzazione del nostro territorio, delle nostre eccellenze, delle peculiarità, in maniera più possibile integrata e condivisa».

Falcomatà ha descritto Reggio Calabria come una «sorta di baricentro, non solo geografico, nel cuore del Mediterraneo, crocevia di culture e tradizioni, usi e costumi», sottolineando come la storia di contaminazioni culturali abbia sempre caratterizzato il territorio. Ha inoltre affermato: «Puntiamo quindi ad esaltare la nostra identità in chiave culturale, valorizzando quanto di meglio abbiamo e programmando nuovi obiettivi, con il fine di creare ulteriori condizioni di sviluppo non solo in senso strettamente culturale, ma anche turistico, commerciale ed occupazionale».

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Il sindaco ha infine espresso il desiderio di promuovere una cultura del rispetto dell'altro, della pace e dell'incontro: «Rispetto a tutti i tanti focolai di guerra disseminati nel mondo vogliamo riportare al centro dell’attenzione la cultura del rispetto dell'altro, della pace, dell'incontro, in una terra in cui, anche attraverso la cultura, tutto questo è possibile».

Con l’obiettivo di diventare Capitale Italiana della Cultura 2027, Reggio Calabria si prepara a un cammino di valorizzazione del proprio patrimonio culturale e sociale, promuovendo un’immagine di città inclusiva e dinamica, pronta ad accogliere e a valorizzare il proprio ruolo nel Mediterraneo.