Avvenire di Calabria

L'iniziativa accompagnata dalla scopertura di un'opera d'arte contro le violenze di genere realizzata da una funzionaria della Polizia di Stato

Reggio Calabria, in Questura inaugurata una stanza per le donne vittime di violenza

Aperto anche un percorso dedicato alle vittime di mafia, a benedire le iniziative il cappellano provinciale della polizia, don Giovanni Giordano

di Redazione Web

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Le iniziative per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne a Reggio Calabria si arricchiscono di tre importanti momenti vissuti questa mattina in Questura: tre eventi dall’importante significato sociale.  

Un percorso in ricordo delle vittime di mafia

In ricordo delle vittime della mafia, presso la Questua di Reggio Calabria è stato inaugurato il “Percorso della Memoria”, composto da diverse opere, realizzate dagli studenti dei Licei Artistici “Preti - Frangipane” di Reggio Calabria, “N. Pizi” di Palmi e “V. Gerace” di Cittanova, che sono state appese lungo le pareti delle scale principali della Questura per mantenere vivo il ricordo di chi è morto per mano mafiosa.


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Gli studenti, subito dopo aver “attraversato” il percorso realizzato, hanno incontrato il  Questore Bruno Megale che, dopo averli ringraziati per lo splendido lavoro svolto, ha ribadito loro l’importanza del ricordo e della memoria di questi tragici eventi che «devono servire da stimolo al continuo miglioramento della società».

Reggio Calabria, in Questura nasce la stanza d’ascolto per vittime vulnerabili

A seguire, alla presenza del Direttore della Direzione Centrale Anticrimine Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Alessandro Giuliano, il Questore ha inaugurato la stanza d’ascolto per le vittime vulnerabili dedicata all’Assistente Capo della Polizia di Stato Emanuela Maria Dario, scomparsa a causa di una grave malattia il 9 novembre 2020, all’età di 45 anni.

Un’iniziativa che ha commosso i colleghi ed i familiari di Emanuela e che si pone come obiettivo la creazione di un ambiente di conforto per quei soggetti sensibili che giornalmente affrontano situazioni di grande difficoltà e sofferenza e che, finalmente, trovano il coraggio di rivolgersi alle Forze di Polizia.

L'opera d'arte realizzata da un'agente di polizia per dire no alla violenza sulle donne

Infine, all’ingresso della Questura, è stata scoperta l’opera d’arte contemporanea dal titolo “Non solo 25 novembre”, realizzata dalla dottoressa Roberta Cuzzola, composta da diverse campanelle realizzate ad uncinetto da donne provenienti da tutto il territorio nazionale.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, la Polizia in festa per San Michele


L’opera, ideata durante il primo lockdown, vuole esprimersi in difesa delle donne e del contrasto alla violenza di genere, sottolineando l’importanza di non dare voce a questa tematica solo nella giornata a loro dedicata.

A tutte le iniziative hanno preso parte le autorità civili e militari della città ed il tutto ha ricevuto la benedizione del Cappellano della Polizia di Stato, Don Gianni Giordano.

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