Avvenire di Calabria

L'arcivescovo Morrone ha presieduto la Santa Messa in Duomo alla presenza delle massime autorità civili e militari della città

Festa di San Matteo in Cattedrale, la Guardia di Finanza celebra il patrono a Reggio Calabria

Come ogni 21 settembre, le fiamme gialle rinnovano la loro preghiera affidandosi al proprio protettore

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Ai piedi della venerata effigie della Madonna della Consolazione, è stata celebrata oggi nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria la solennità in onore di San Matteo Apostolo ed Evangelista, santo patrono del corpo della Guardia di Finanza.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Ha presieduto la Solenne Celebrazione eucaristica l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone. Ad accogliere tutte le autorità invitate, tra cui il Prefetto Massimo Mariani, i vertici delle altre forze dell’ordine e i rappresentanti della magistratura, è stato il comandante provinciale delle Fiamme gialle, generale Maurizio Cintura.

Nel suo messaggio, Cintura ha ringraziato l'arcivescovo Morrone per aver presieduto la Santa Messa in occasione della solenne ricorrenza cara alla Guardia di finanza, le autorità presenti e tutti gli appartenenti al corpo, anche coloro che sono in congedo, per l'abnegazione e il quotidiano impegno profuso al servizio del territorio e a tutela dell'economia sana.

Festa di San Matteo a Reggio Calabria, il messaggio dei sindaci Brunetti e Versace

A partecipare alla messa in onore di San Matteo c'erano anche i sindaci facenti funzioni di comune e città metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace. «Rendere omaggio alla Guardia di finanza nel giorno in cui celebra il suo santo patrono - hanno affermato Versace e Brunetti a margine della celebrazione - significa onorare chi, ogni giorno, si spende per mantenere alta la vigilanza sul rispetto delle regole e della legalità».

«Il contrasto ai reati fiscali, al traffico di stupefacenti e non solo, sono i punti di forza dell'impegno delle Fiamme gialle nel territorio metropolitano, tra i più complessi d'Italia. La battaglia contro l'illegalità e la ndrangheta, con le attività di sequestro e confisca ai patrimoni criminali - concludono i due facenti funzioni - può contare sull'impegno costante della Guardia di finanza e di questo non possiamo che ringraziarli tutti».

San Matteo, patrono della Guardia di Finanza: la solennità il 21 settembre

La Guardia di Finanza, come ogni altra realtà militare ha il suo Santo Patrono: San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il 21 Settembre. Il documento papale che attesta il riconosciuto patrocinio reca la data del 10 aprile 1934 ed è firmato dal cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII). Il Pontefice che accolse l’istanza avanzata dal Comandante Generale e sostenuta dall’Ordinario Militare del tempo era Pio XI.


PER APPROFONDIRE: San Matteo, l’esattore delle tasse conquistato da Gesù con un “Seguimi”


La vicenda umana di Matteo ha una sua notorietà, legata a quanto di lui si legge nell’omonima narrazione evangelica. Matteo, il pubblicano, detto anche Levi (Mc 2,14; Lc S,27) passò dal banco delle imposte alla sequela del Maestro che gli aveva detto: "Vieni e seguimi" (Mt 9,9).

Il banchetto che festeggiò la sua vocazione è il segno dell’amore misericordioso di Gesù che chiama i peccatori a penitenza e ne celebra la riconciliazione con il Padre (Lc 5,27-32). Nel suo Vangelo, redatto per la comunità giudeocristiana, il Cristo si manifesta come maestro e il fondatore del nuovo Israele, che promulga la giustizia nuova del Regno dei cieli, incentrata sull’amore.

La sua memoria il 21 settembre è fatta dal martirologio geronimiano (sec. VI). Il "Breve Pontificio" del 10 aprile 1934, nel dichiarare San Matteo Patrono della Guardia di Finanza auspica che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo.

Articoli Correlati