
Reggio Calabria celebra l’anniversario della strage di Capaci con la consegna di nuovi beni confiscati
Cinque le realtà associative del territorio coinvolte, Falcomatà: «L’antimafia dei fatti è la risposta più concreta contro i clan»
La Corte d’appello di Reggio Calabria, Bruno Muscolo presidente, ha ‘congelato’ il provvedimento di dissequestro dei beni all’imprenditore di Palmi Giuseppe Mattiani, ritenuto dagli investigatori contiguo alla cosca Gallico di Palmi, in presenza del ricorso presentato dalla Procura generale alla Corte di Cassazione. Due settimane fa, la Corte d’appello aveva ribaltato il pronunciamento di sequestro preventivo dei beni sentenziato dal Tribunale di primo grado, non riconoscendo la pericolosita’ sociale di Mattiani. “Si tratta della prima applicazione in Italia – ha commentato il procuratore generale Bernardo Petralia - della riforma Orlando, nella parte in cui detta nuove norme in materia di misure di prevenzione che consente, come in questo caso, la sospensione degli effetti del dissequestro dei beni tra il secondo ed il terzo grado del giudizio fino al pronunciamento della Corte di Cassazione“. La precedente normativa, invece, consentiva la sospensione del sequestro preventivo dei beni soltanto tra il primo ed il secondo grado di giudizio. I beni sequestrati all’imprenditore Giuseppe Mattiani ammontano a circa dieci milioni di euro, tra cui un albergo in zona Gianicolo, a Roma.
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Una nuova intesa per rendere più efficace e trasparente la gestione dei beni sottratti alla
Alla seconda Conferenza nazionale sui beni confiscati, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha