Avvenire di Calabria

Dopo lo stop provocato dalla pandemia da Covid - 19 è ritornato in città l'appuntamento all'insegna dell'incontro tra diverse nazionalità

Reggio Calabria, torna la festa dei popoli: accoglienza e pace strade da percorrere

 Da piazza Sant’Agostino forte e attuale si è levato un messaggio d’amore e speranza per l’umanità

di Gabriele Bentoglio

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Dopo lo stop provocato dalla pandemia da Covid nella città di Reggio Calabria ritorna la festa dei popoli. Da piazza Sant’Agostino forte e attuale si è levato un messaggio d’amore e speranza per l’umanità. L’evento nel segno dell’incontro tra diverse nazionalità è stato promosso da Ufficio Migrantes e Centro Scalabrini.

Reggio Calabria, festa dei popoli nel segno della pace

Domenica 14 maggio, in piazza Sant’Agostino, è stata celebrata la “Festa dei Popoli”, appuntamento annuale che ha ripreso vita dopo l’interruzione causata dalla pandemia. Il tema dell’evento era Sogniamo un mondo di pace. La manifestazione era promossa dall’Ufficio Migrantes della diocesi, ribadendo la finalità dell’iniziativa nel desiderio di essere segno positivo di accoglienza, condivisione e reciproco scambio della Chiesa reggina-bovese e della società civile verso le comunità immigrate presenti sul territorio, attraverso momenti di incontro, festa e celebrazione.


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L’Ufficio Migrantes agisce in sinergia con il Centro ascolto “Scalabrini”, la parrocchia Sant’Agostino e Casa “Farias”. Ormai da anni il coordinamento spetta ai missionari scalabriniani, con la preziosa collaborazione di altri organismi ecclesiali, delle cooperative sociali “Demetra” e “Res Omnia” e di molti amici volontari, che svolgono la loro attività a servizio degli immigrati.

L’Ufficio coniuga l’assistenza e la promozione umana dei migranti, con attenzione particolare ai temi della formazione, dell’integrazione e dell’intercultura, sempre nel quadro generale della specifica sollecitudine pastorale. Grazie al Centro “Scalabrini”, i migranti ottengono gratuitamente informazioni e servizi. Dallo sportello d’ascolto, all’assistenza per la regolarizzazione di pratiche amministrative, la ricerca di occupazione, la consulenza legale, l’orientamento a corsi di formazione, l’intercultura.

Solo nel 2022, sono stati registrati 3193 passaggi di persone di 44 nazionalità. In questo contesto, la manifestazione di domenica 14 maggio è stata particolarmente interessante oltre che per i suoi aspetti folcloristici, etnici e gastronomici, anche per l’attenzione che è stata data ai migranti e al progetto comune di costruire la pace, in linea con il Messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato di quest’anno, che ha come tema Liberi di scegliere se migrare o restare. 

Da piazza Sant'Agostino il messaggio di speranza: «Stop alle guerre nel mondo»

Infatti, la tematica generale dell’evento ha fatto chiaro riferimento alle guerre attive in Ucraina, nel Medio Oriente, in Africa e in America Latina, dove la mancanza di pace forza milioni di persone ad abbandonare la loro terra per emigrare, di fatto impedendo il diritto di scegliere liberamente se restare in patria o emigrare all’estero.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, la comunità filippina prepara la festa di Santacruzan


Sul palco, appositamente allestito in piazza Sant’Agostino, oltre al gruppo italiano dell’Ads Pretty Woman con la “pizzica”, si sono avvicendate le comunità provenienti da Romania, Ucraina, Filippine e Georgia, che in piazza esibivano specialità gastronomiche e manufatti artigianali insieme agli stand di Marocco, Congo, Italia, Gambia, Senegal e Ghana con il progetto “Libero di essere me stesso, con San Giovanni Battista Scalabrini per la promozione umana integrale”.

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