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La Città Metropolitana di Reggio Calabria e l'Università Mediterranea ottengono il prestigioso Best Paper Award al MedLIFE 2024 con la ricerca sulla Fiumara Amendolea. Il progetto pilota sulla gestione dei sedimenti rappresenta un modello replicabile per i contesti fluviali del Mediterraneo.
Nei giorni scorsi, presso il Campus dell’Istanbul Technical University (ITU), si è svolto il primo Annual Meeting of Mediterranean Life Sciences Union (MedLIFE), un evento di rilevanza internazionale volto a riunire la comunità scientifica attiva nel campo delle Life Sciences nel Mediterraneo.
All'interno di questo contesto, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha ricevuto uno dei premi più prestigiosi della conferenza. La dirigente del Settore Tutela Territorio ed Ambiente, Domenica Catalfamo, ha presentato la ricerca dal titolo “Biotic Component Fiumara Amendolea's Mouth (ZSC Zone-Rete Natura 2000)”, elaborata in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. L’importante progetto scientifico, condotto con il contributo dei responsabili di servizio Francesco Forestieri e Antonino Siclari, è stato riconosciuto con il Best Paper Award per il Conference Track Biosustainability, ovvero la migliore ricerca tra tutte quelle presentate dalle Università internazionali partecipanti.
Il progetto premiato si basa su un'analisi dettagliata della Fiumara Amendolea, un corso d'acqua di grande rilevanza ambientale e paesaggistica che attraversa il territorio metropolitano di Reggio Calabria. La ricerca, redatta da un gruppo multidisciplinare composto da Domenica Catalfamo, Antonino Siclari, Francesco Forestieri, Giuseppe Postorino, Anda Furfaro, Giuseppe Barbaro e Giandomenico Foti, ha descritto gli esiti di uno studio volto a definire un Programma di Gestione dei Sedimenti (PGS) per la Fiumara Amendolea.
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L’obiettivo principale è quello di studiare e monitorare il comportamento dei sedimenti, identificando le modalità più efficaci per la loro gestione. La ricerca ha evidenziato la presenza di un mosaico naturale di flora e fauna lungo la fiumara, con la parte montana che attraversa il Parco Nazionale dell'Aspromonte e la parte valliva e intermedia che si colloca all'interno di una Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della Rete Natura 2000.
L'analisi del contesto naturalistico ha portato all'identificazione di un vasto patrimonio di biodiversità. Nella zona si trovano specie di flora come la macchia mediterranea e il ginepro turbinato, mentre sul fronte della fauna si registra la presenza di esemplari protetti e di alto valore naturalistico come la Tartaruga marina Caretta Caretta e l’Egretta Garzetta.
L’ampio alveo della fiumara, caratterizzato da materiale grossolano e da aree in costante sovralluvionamento, rappresenta una delle maggiori sfide nella gestione del sito. Tale contesto, infatti, richiede la definizione di un Piano di Gestione dei Sedimenti, necessario per ridurre il rischio idraulico e tutelare gli habitat. Su questo fronte, la Città Metropolitana di Reggio Calabria si è posta come soggetto attivo, promuovendo iniziative scientifiche e amministrative finalizzate a introdurre metodologie innovative e sostenibili per la gestione del territorio.
La ricerca non si limita all’analisi di un caso isolato, ma mira a proporre un modello replicabile per altri contesti fluviali sia in Calabria sia in altre aree del Mediterraneo. Le dinamiche sedimentarie, infatti, rappresentano una sfida comune in tutto il bacino mediterraneo, poiché influenzano non solo la stabilità degli habitat naturali ma anche la sicurezza idraulica e la tutela della biodiversità.
“Il nostro approccio è stato integrato e multidisciplinare”, spiegano i promotori della ricerca, sottolineando l'importanza della collaborazione tra istituzioni locali e il mondo accademico. È proprio grazie a questa sinergia tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea che si è giunti a un risultato di alto valore scientifico e pratico.
La partecipazione al MedLIFE ha rappresentato un’opportunità straordinaria per condividere i risultati della ricerca con una platea internazionale. La relazione, presentata dalla dirigente Domenica Catalfamo e dai responsabili del Settore Tutela Territorio ed Ambiente, ha catturato l’attenzione del Comitato Scientifico, il quale ha deciso di assegnare il Best Paper Award per il Conference Track Biosustainability.
“Il premio è un riconoscimento prestigioso che premia il lavoro scientifico e operativo della Città Metropolitana”, ha dichiarato Catalfamo, rimarcando l'importanza del lavoro congiunto tra la Città Metropolitana e l'Università. L’interesse suscitato dai risultati del progetto ha evidenziato il valore di un approccio integrato e sostenibile alla gestione dei sedimenti, un tema cruciale non solo per la Fiumara Amendolea ma anche per molte altre aree critiche del bacino del Mediterraneo.
Il risultato raggiunto al MedLIFE rappresenta un importante traguardo per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, frutto di un percorso di sinergia istituzionale e di ricerca. L’impegno del Settore Tutela Territorio ed Ambiente, diretto da Domenica Catalfamo, e il sostegno dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sotto la guida del sindaco Giuseppe Falcomatà e del consigliere delegato Salvatore Fuda, hanno permesso di valorizzare le eccellenze scientifiche locali e di posizionare la città come riferimento nel panorama internazionale.
Il premio ricevuto, oltre a sancire la valenza scientifica della ricerca, sottolinea l’impegno della Città Metropolitana di Reggio Calabria verso politiche di sviluppo sostenibile e salvaguardia del territorio. Progetti di questo tipo, infatti, non solo garantiscono la tutela ambientale, ma offrono anche un modello replicabile per altri contesti fluviali italiani e mediterranei.
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