Avvenire di Calabria

In conferenza stampa il sindaco non si sbilancia sull'eventuale proroga ad Avr ma assicura che la raccolta andrà avanti

Rifiuti a Reggio, Falcomatà promette: «Il servizio non si fermerà»

di Francesco Chindemi

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Rifiuti a Reggio Calabria, arrivano la promessa e la rassicurazione di Falcomatà. C'è un percorso condiviso e definito anche con la prefettura. Sul quale però al momento c'è massimo riserbo. Sarà lo stesso sindaco a renderne noti i particolari nelle prossime settimane, «in modo chiaro e trasparente», assicura lui stesso. L'iter da seguire è molto complesso, «perché quando ci sono di mezzo i tribunali, la partita si sposta su altri campi, non quelli politici».


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Giuseppe Falcomatà nella conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio sulla questione rifiuti a Reggio, non si sbilancia ancora sul lavoro «certosino e sodo» che ha visto impegnati uffici e tecnici, in un costante dialogo con la prefettura, fin dalle ore successive alla notizia anticipata da Avvenire di Calabria. Ossia la sospensione da parte del Tar del bando legato alla nuova gestione del servizio raccolta rifiuti in città. Ciò che è certo al momento, per bocca dello stesso sindaco: «siamo al lavoro per scongiurare che dopo il 31 ottobre ci possa essere un solo giorno senza raccolta». Il 31 ottobre è l'ultimo giorno in cui Avr dovrebbe effettuare il servizio.

«Ciò che mi conforta - ancora Falcomatà - il fatto che abbiamo individuato un percorso ben definito». Un percorso, però, rispetto al quale «ci sono delle attività in corso e per ovvi motivi ancora non posso dire altro». Con l'impegno però di «rendere conto personalmente ai cittadini nei prossimi giorni in modo chiaro e trasparente».

Il sindaco ha ribadito ancora una volta l'invito a lavorare tutti insieme, «purché non si confondano i cittadini». Tutto questo, ancora Falcomatà replicando chiaramente alla conferenza stampa tenuta ieri dal centrodestra, non serve. «Non capisco sinceramente come chi rappresenta i cittadini possa gioire delle difficoltà che la città è costretta ad affrontare, non per scelte politiche sbagliate».

«È stato detto che il bando è stato scritto male che il ricorso era sul bando, niente di più falso. Il bando è ampiamente legittimo. Il Tar ha emesso un'ordinanza su una clausola dell'offerta proposta da una delle due concorrenti». Una valutazione, ha concluso Falcomatà, a cui altri giudici amministrativi, in casi simili, non sono giunti. Qunidi, «chi esulta per le difficoltà abbia almeno la decenza di non fornire informazioni sbagliate».

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