Avvenire di Calabria

Il piano regionale prevede interventi presso Sambatello e al termovalorizzatore della Piana di Gioia

Rifiuti in viaggio, impianti ancora fermi

Gli interventi previsti consentirebbero di superare le attuali criticità dell'intero sistema calabrese

di Francesco Chindemi

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In Calabria il nodo degli impianti per il trattamento dei rifiuti resta uno dei principali ostacoli alla costruzione di un sistema efficiente. E mentre le città faticano a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, molte tonnellate di rifiuti sono costrette a viaggiare per centinaia di chilometri con costi crescenti per i comuni e, di riflesso attraverso la Tari, per i cittadini.



Secondo il vicesindaco di Reggio Calabria Paolo Brunetti, uno dei casi emblematici è l’impianto di Sambatello: «È fermo da anni. Potrebbe essere strategico per la città, ma oggi viene usato solo come punto di conferimento temporaneo. I rifiuti non vengono trattati, ma semplicemente trasferiti altrove». Nel nuovo piano rifiuti regionale, Sambatello era indicato tra gli impianti da potenziare. Ma i lavori, al momento, sono in ritardo.


PER APPROFONDIRE: Differenziata in Calabria, la sfida dei comuni: Reggio punta al 65% entro il 2026


Intanto, i mezzi devono viaggiare fino a Cosenza, Lamezia o Catanzaro, con un aggravio di tempi e costi. Non va meglio a Gioia Tauro, dove il termovalorizzatore ha subito fermi tecnici. «C’è in programma la sistemazione della seconda linea per riattivare anche la prima.

Quando sarà pienamente operativo – osserva Brunetti – dovrebbe essere in grado di smaltire i rifiuti dell’intera regione». Ma i ritardi nella programmazione hanno generato squilibri economici anche tra territori. «A Reggio Calabria – spiega ancora Brunetti – ricevevamo un compenso minimo per ogni tonnellata conferita. Al contrario, altri comuni, come Cosenza, incassavano cinque volte tanto».

Manca, infine, una rete di discariche di servizio: «È brutto dirlo, ma oggi sono ancora necessarie. Il sistema non funziona a regime, e questo costringe tutti a rincorrere le emergenze». Una situazione che richiede un cambio di passo, da parte di Regione, Arrical e amministrazioni comunali. Ma anche una maggiore consapevolezza civica: «La raccolta differenziata – conclude Brunetti – è fondamentale, ma senza impianti funzionanti non basta».

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