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Il 26 settembre, dalla Stazione centrale di Reggio Calabria è ripartito il treno bianco dei pellegrinaggi nazionali Unitalsi a Lourdes. È stato il primo viaggio dopo lo stop imposto dalla pandemia da Covid - 19. Vi proponiamo la toccante testimonianza del presidente della Sottosezione Unitalsi di Reggio Calabria Maria Teresa Arcadi che può essere la testimonianza di tutti i volontari animati dal forte amore verso il Signore e il prossimo.
«Andate a dire ai sacerdoti». È questo il tema pastorale stabilito dal Santuario francese per guidare spiritualmente i passi dei partecipanti al Pellegrinaggio nazionale Unitalsi 2022, che in treno e in aereo, sono giunti a Lourdes dal 26 settembre al primo ottobre. Sono le parole che la Vergine Maria rivolse a Bernadette nell’apparizione del 2 marzo 1858 che risuonano oggi come un accorato invito per noi Unitalsiani a testimoniare quello che è il vero miracolo di Lourdes: la guarigione dell’anima.
Miracolo che inizia a manifestarsi, stazione dopo stazione, attraversando gli scompartimenti del treno bianco - che dopo due anni di fermo riprende la sua lunghissima corsa verso Lourdes- sui volti e nei cuori delle anime sofferenti che si mescolano a sguardi di speranza e mani volenterose pronte a farsi prossimo.
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Finalmente Lourdes! Dopo quasi 40 ore, finalmente casa! È nel piccolo paesino alle pendici dei Pirenei che nasce la storia di questa grande associazione che è l’Unitalsi, ed è qui che, prendendo in prestito le parole di Antonio Diella, presidente nazionale uscente, nel suo augurale messaggio per l’imminente partenza dei treni bianchi, «il nostro cammino associativo può prendere nuova forza, perché a Lourdes, la Vergine Immacolata continua con il suo sorriso a dare forza di speranza e di consolazione alla nostra vita».
L’adesione così numerosa di pellegrini, ammalati, sacerdoti, volontari al Pellegrinaggio nazionale ci rende consapevoli di come a distanza di quasi 120 anni dal primo viaggio, l’Unitalsi riesca ad essere testimone credibile del messaggio di speranza insito nelle apparizioni. Così come è stata numerosa la partecipazione dei fedeli alle funzioni previste dal programma che hanno dato vigore alla spiritualità del Pellegrinaggio.
Migliaia di Unitalsiani provenienti da tutta Italia, sotto la pioggia battente, hanno pregato la Vergine, in processione, nella tradizionale fiaccolata aux Flambeaux così come durante la Via Crucis, o la visita presso i luoghi significativi «sui passi di Bernadette», o in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento nella processione Eucaristica.
Incontrare il Signore nella preghiera, certo, ma non solo. Cristo è presente negli occhi di chi la croce la abbraccia tutti i giorni. Siamo stati chiamati a vivere l’incontro con Cristo osservando l’amore accudente di Carmela, sposa di Giuseppe, malato di Sla. Lei, con il desiderio di diventare volontaria Unitalsi nel suo “prima”, è stata chiamata al servizio a fianco del marito nel suo “poi”. Così come la storia di Ettore, marito di Ada, in stato semi vegetativo, che con la speranza di vedere riaccendersi i turchesi occhi della sua amata, le avvicina lo smartphone all’orecchio per farle ascoltare la colonna sonora del loro amore.
Nel loro sguardo attento, nella loro devota promessa di prendersi cura uno dell’altra è impossibile non rimanere abbagliati dalla bellezza del doloroso mistero della sofferenza. Cristo è vivo e presente in tutti i volontari, tanti al loro primo pellegrinaggio, che noncuranti della fatica, hanno continuato a donarsi e nei volti gioiosi degli amici in difficoltà finalmente “visibili” in un mondo che, ancora oggi, li preferisce “invisibili”.
Storie intrise della stessa luce abbagliante della Grotta, dove Maria, ci ricorda che è tempo di spogliarsi delle paure di guerre e malattie e di rivestirsi di rinnovata speranza. Cosa «andremo a dire… », dunque, una volta rientrati nelle nostre case? Dopo venti pellegrinaggi, posso affermare che descrivere ciò che Lourdes è e come riesce, questo luogo - in cui la distanza tra finito e infinito si assottiglia - a spogliarti di ogni esteriorità e condurti direttamente all’essenziale, è impossibile.
PER APPROFONDIRE: Lourdes, ritorna il pellegrinaggio in treno
Possiamo però, nel pellegrinaggio della vita, prometterci di essere testimoni credibili della grande Grazia che abbiamo ricevuto, testimoni credibili del messaggio che Maria ha lasciato a tutti noi mediante quella «piccola matita» che è stata Bernadette, con la speranza di poter rinnovare la promessa, il prossimo anno, toccando le curve fredde della roccia di Massabielle. Il conto alla rovescia è già iniziato.
* presidente Unitalsi Sottosezione di Reggio Calabria
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